val fiscalina, la valle più bella del mondo
Val Fiscalina, definita la valle più bella del mondo: quattro chilometri di bellezza commovente. Una delle mete escursionistiche più popolari dell’Alta Pusteria.
Ecco la val Fiscalina: tappeti di fiori colorati, fitti boschi, malghe, cavalli al pascolo e pareti rocciose imponenti.
Siamo in Trentino Alto Adige, nel Parco Naturale delle 3 Cime di Lavaredo.
Adatta a chi ama passeggiare come noi, con una pendenza adatta ai passeggini e agli appassionati di escursionismo e alpinismo.
Punto di partenza ideale per tante escursioni
Val Fiscalina: come raggiungerla
Da San Candido raggiungiamo Sesto. Dopo averlo superato arriviamo a Moso e ci dirigiamo verso la Val Fiscalina.
Alla fine della strada troviamo un grande parcheggio a pagamento. Aspettiamo che esca una macchina per avere il posto ( il parcheggio è sempre molto affollato)
Pigiato un pulsante, con il tagliando emesso che stabilirà l’ora di ingresso e la somma da pagare, entriamo nel parcheggio.
Alla scoperta di questa splendida valle
Dopo essere passati davanti all’hotel Dolomitenhof, raggiungiamo il sentiero 102, inizialmente asfaltato, poi sterrato, facile, che conduce al Rifugio Fondovalle.
Il sentiero è largo, lungo solo 4,5 km. Il fondovalle è raggiungibile in circa 30 minuti (facciamo un’oretta pensando alle numerosissime soste fotografiche)
Le quinte di questo meraviglioso scenario sono cime di 2000/3000 metri che si stagliano contro un cielo azzurro: un paesaggio da fiaba che ci costringe continuamente a fermarci, scattare foto e girare video. Il verde dei prati è acceso, abbagliante e pieno di sfumature.
La pendenza è minima, ma costante e il sole è a picco. La giornata è molto calda, ma qui è ugualmente un paradiso e l’ombra dei pini da un’immediato sollievo.
il rifugio Fondovalle, dopo tante curve sul sentiero, si annuncia con il simbolo delle corna di muflone.
Un’oasi di pace a 1548 m, alle porte del Parco Naturale Tre Cime.
La panoramica è a 360° e le cime sono così vicine che sembra di toccarle.
Mangiamo all’aperto e la vista è spettacolare.
Gentilezza di altri tempi, sorrisi e cibo squisito.
L’impiattamento è particolare e curato, non come i comuni rifugi e ricordiamo di aver letto che qui ha lavorato come chef il padre di Jannik Sinner.
E’ così piacevole restare qui che non ci alzeremmo mai, anche se il ritorno sarà tutto in discesa.
Le cime che ci sovrastano sono Patrimonio dell’Umanità, la meridiana di pietra più grande al mondo: la Meridiana di Sesto.
Formata dalla Cima Nove (2.582 m), dalla Cima Dieci (Croda Rossa – 2.965 m), dalla Cima Undici (3.092 m), dalla Cima Dodici (3.094 m) e dalla Cima Uno (2.698 m) è uno spettacolo naturale che non ha paragoni.