Napoli come non ce l’aspettavamo.
Napoli eccoci!
da Pompei, dove alloggiamo, arriviamo in treno e, tramite la metro, (che prendiamo con qualche timore) arriviamo in Piazza Dante poi a piedi in Piazza Bellini dove abbiamo appuntamento con la guida di Musement.
La metro è sorprendentemente pulita e senza facce strane. Ci sentiamo sicuri.
Incontriamo la nostra guida ed iniziamo il tour da Piazza Bellini.L’aspettativa è molto alta!
si costeggia il Conservatorio di Napoli, dalle finestre aperte arrivano le note dei giovani musicisti che stanno eseguendo le prove
Passeggiamo in Via dei Tribunali, cuore del centro storico, chiamata anche Decumano maggiore.
Qui si concentrano alcune delle pizzerie più famose, monumenti, edifici di culto. Affollatissima
Incontriamo una curiosa bancarella con ragazzi che spremono limoni e non capiamo la dicitura che invita a consumare: “Limonata a cosce aperte”.
La guida spiega che è la bibita in assoluto più dissetante, composta da limone appena spremuto, acqua, e un pizzico di bicarbonato. E’ così effervescente che trabocca dal bicchiere ed è necessario aprire le gambe per non sporcarsi…
Da Via dei Tribunali si sviluppano vicoli storici famosi, come Via San Gregorio Armeno, la famosa strada dei presepi, affollatissima. Non si riesce a camminare ed è una giornata normalissima di settembre. Non riusciamo ad immaginare come può essere sotto le feste di Natale!
Ci divertiamo ad osservare le centinaia di statuette di personaggi famosi. La guida ci spiega che le statuette sono create da un giorno all’altro, non appena un personaggio diventa famoso.
I particolari sono perfetti, meticolosi. Si vedono i cesti con le uova, piccolissime e perfette, i meccanismi dei pozzi e la cura meticolosa dedicata alla costruzione di questi piccoli e preziosissimi oggetti.
in Piazza San Gaetano, all’incrocio con via San Gregorio Armeno, c’è l’accesso al sottosuolo a Napoli Sotterranea.
Napoli, fra sacro e profano
Il sacro e il profano vivono insieme nella cultura napoletana, da sempre.
Folclore, tradizione e miti rendono unica questa meravigliosa città.
Bar Nilo e Maradona
Famoso non solo per il suo ottimo caffè, ma perché meta di curiosi e appassionati di calcio che fanno visita alla cosiddetta “Cappella di Maradona”.
Un piccolo altarino che contiene, oltre alle foto del Pibe de Oro, un’autentica reliquia: un capello del famoso calciatore argentino,
Il titolare del locale, racconta come ha avuto l’idea:
L’idea dell’altarino
“E’ nata per caso. Ero andato a Milano a vedere una partita del Napoli. Al ritorno in aereo e mi accorsi che a bordo c’era anche la squadra azzurra. Maradona era seduto davanti a me e quando si è alzato, mi sono accorto che sulla poltrona era rimasto un capello e l’ho preso. Tornato a casa, mi è venuto in mente di fare questo altarino. Ho voluto mischiare sacro e profano, dato che Maradona era considerato un Dio. È nata per gioco, ma poi è diventata celebre in tutto il mondo”.
Proseguiamo verso la Basilica di San Lorenzo Maggiore e il Duomo, dove si conserva il sangue di San Gennaro.
Tre volte l’anno, in date ufficiali, il suo sangue si scioglie e viene esposto di fronte a migliaia di cittadini.
Il miracolo viene guardato con occhi meravigliati dai fedeli e da chi non è credente.
Nella vita di ogni giorno l’intera città lo prega, lo invoca, e vede in lui un padre a cui rivolgersi, nella certezza che il Santo li aiuterà.
Torniamo nel caos di Spaccanapoli, la vera essenza della città, e passeggiamo tra i caratteristici negozi napoletani. Non cercatela sulle mappe (se non quelle turistiche) perché non la troverete, non esiste. E’ chiamata così perché divide in due la città.
Concludiamo il tour nella preziosa Cappella Sansevero, dove tra meravigliose sculture, risalta il Cristo Velato. E’ un’esperienza indimenticabile.
Curiosità
il rito di attivazione del corno portafortuna
Pulcinella sconfigge Mc Donald’s
Casa Capassa, trattoria tipica, con le lenzuola stese fra i tavoli
Napoli negli ultimi anni è diventata il fulcro della street art. In molti vengono a visitare vicoli, strade, muri.
Uno degli artisti più seguiti è Trallalà aka Alfonso De Angelis, location manager che anni fa ha iniziato il suo percorso di street artist.
Le Sirene Ciacione, sensuali piratesse dalle forme procaci, fanno capolino dai muri del centro storico. Il canone di bellezza mediterraneo che contrasta con quello anoressico di oggi.
Napoli ti rimane nel cuore, è vero. Bisogna sfatare le vecchie storie della città pericolosa. E’ una metropoli e come tale bisogna prestare attenzione. Come in tutte le grandi città del mondo.
Le cose da vedere sono tantissime e la città merita una visita approfondita. Sfatiamo i vecchi stereotipi e visitiamo Napoli senza pregiudizi! Lo merita