Cina 2008, prima puntata: Pechino e dintorni.
Cina 2008, prima puntata.Abbiamo rispolverato appunti e foto di una splendida vacanza fatta in Cina nel 2008.
Il viaggio è stato studiato con molta professionalità da Emma ed Elena.
Vorremmo condividere questi bei ricordi: un racconto lunghissimo che divideremo in puntate.. questa è la prima: Fiumicino- Pechino
Si chiama Ida, ci aspetta al desk Air China e ci accompagnerà per tutto il viaggio, insieme alla guida locale che troveremo ad ogni destinazione.
Ci imbarchiamo su un Boeing 747 e dopo 10 ore di volo tranquillo atterriamo a Pechino
l’aeroporto è appena stato inaugurato, in occasione delle Olimpiadi, e la nostra guida locale Mi-Min è costretta ad usare una piantina per districarsi nell’enorme dedalo di corridoi e scale mobili.
E’ la più grande piazza al mondo, con i suoi 440.000 metri quadrati e può ospitare circa un milione di persone per celebrazioni o raduni.
L’atmosfera è tersa e nel cielo azzurro volteggiano gli aquiloni.
L’uovo centenario è un tradizionale metodo di conservazione delle uova ed è una specialità della cucina cinese. Viene preparato attraverso un particolare processo di fermentazione. Non le mangerei mai…
Il conducente, mingherlino e sorridente, vedendo mio marito (un pò corpulento) ha riso e fatto segno di no con le mani.. (forse scherzava)
Alla fine, con una piccola mancia, ha deciso di rischiare l’infarto…
Rubo alcuni scatti particolari
Finalmente, arrivati in hotel, dove troviamo le nostre valigie, possiamo riposare!
Cina Palazzo d’Estate
Si estende su una superficie di 2,9 chilometri quadrati, dei quali il 75% è rappresentato da acqua.
Non è una sorpresa che durante le caldi estati di Pechino la famiglia imperiale preferisse i bei giardini e i padiglioni all’aperto alle mura della Città Proibita.
L’imperatrice madre, Cixi, si trasferì a vivere nel Palazzo dando origine ad alcune storie meravigliose di stravaganze ed eccessi.
(Si dice facesse triturare le perle di fiume per ricavarne le sue creme di bellezza.)
Sebbene a soli 15 km di distanza dal centro di Pechino, sembra di essere in un altro mondo.
Ripreso il Pullman ci dirigiamo alla fabbrica delle perle, dove ci descriveranno la coltivazione e la lavorazione.
Cina, Città Proibita
..Un tempo luogo sacro, riservato all’imperatore e a poche persone autorizzate.
Nessun comune mortale poteva accedere, pena la morte… era la Città Proibita…
Per rappresentare la forza suprema dell’imperatore conferitagli da Dio, e che il luogo in cui viveva era il centro del mondo, tutti gli ingressi, i palazzi e le altre strutture furono disposti secondo l’asse centrale nord-sud di Pechino.”
Le aspettative sono enormi e si rimane senza fiato,
una volta varcato l’enorme portone rosso con le caratteristiche 9 borchie, che distinguono la maggior parte dei palazzi cinesi
Nella cultura cinese, il numero 9 è molto importante perché…
è il massimo numero dispari (maschile) a una sola cifra nel sistema indo-arabico e con un solo carattere in quello cinese.
Nove è uno dei simboli del potere imperiale.
Nove sono i draghi ricamati sulle vesti degli imperatori cinesi.
Nove sono i draghi rappresentati, nella Città Proibita di Pechino, su un famoso muro e sulle rampe calpestabili solo dall’imperatore.
Nove righe di nove borchie ciascuna compaiono sulle porte dei palazzi imperiali della Città Proibita a Pechino.
Nove (e multipli di nove) sono gli elementi del Tempio del Cielo, a Pechino.
Nove sono gli elementi del quadrato magico più antico, rappresentato secondo la leggenda sul guscio di una tartaruga.
Nove sono le curve di vari ponti presenti nei giardini cinesi e
Nove sono i capitoli del più famoso libro di matematica cinese.
Lo spazio è enorme e con la guida ci aggiriamo fra palazzi, cortili e templi,rivivendo idealmente I fasti raccontati da Bertolucci nel film “L’Ultimo Imperatore”.
Era un mondo a parte, ricco di simboli e di storia: meraviglioso! E’ da vedere assolutamente, almeno una volta nella vita.
Per concludere degnamente la giornata andiamo a cena in un famoso ristorante, Sichuan Restaurant, la cui specialità è l’anatra laccata.
Ci insegnano come gustarla al meglio: si accompagna con una sfoglia sottilissima, della grandezza di una piadina, si intinge il pezzetto d’anatra nel sugo. Sopra si mettono alcune fettine di cipolla, si richiude e si mangia. Ci sono tantissimi altri piatti squisiti..