Xi’an piccola pagoda dell’oca selvatica
Il piccolo esercito di terracotta:
Composto da 1000 soldati, di dimensioni più piccole, all’origine vestiti con vesti di seta ed armi. Sono rappresentate anche le donne, gli utensili di tutti i giorni, gli animali e gli eunuchi. E’ grandioso e fa tenerezza. Ogni viso è diverso dall’altro e vi sono espressioni truci, allegre, annoiate..
Le statuine sono nude e senza braccia, perché gli abiti in stoffa e gli arti, che erano mobili e realizzati in legno, col passare del tempo si sono dissolti. Alcune statuette hanno tracce di colore, lasciate da sciarpe di seta rossa. Tutte le sculture sono costruite rispettando le proporzioni e curando meticolosamente i dettagli; questo valorizza l’abilità artistica di chi le ha eseguite. In alcuni punti si cammina sul vetro (con copriscarpe di plastica) e, al disotto si vedono gli scavi. E’ inestimabile questa scoperta, perchè aiuta a conoscere culturalmente le abitudini di popoli ormai scomparsi.

Ecco come si presentava all’origine
Trasferimento aereo a Guilin, nella regione del Guangxi
L’arrivo è sotto la pioggia. Ci risvegliamo in un paesaggio ovattato ed immerso nella nebbia. La nostra guida ci parla del clima sub tropicale e della difficoltà a sopravvivere con questo tasso di umidità altissimo: non è consigliabile restare più di due giorni..
reso famoso dalle formazioni calcaree alte decine di metri che lo circondano. E’ un paesaggio fiabesco, unico, il tipico paesaggio cinese riprodotto su stampe e dipinti.

e sul fiume passano zattere costruite con grosse canne di bambù lunghe 4/5 metri, sulle quali c’è il pescatore con il cormorano.

Questo tipo di pesca ha avuto origine quasi 3.000 anni fa. Una volta catturata la preda, il cormorano riemerge, ma un attimo prima di ingoiare il pesce è il pescatore che se ne impossessa, poiché ha legato una sottile corda di canapa (o un anello metallico) attorno alla gola del volatile. Finita la pesca il pescatore premia il cormorano dandogli i pesci piccoli.
Un’altra esperienza è “l’arrembaggio” dei venditori che vagano sul fiume con le loro barchette di bambù, si ancorano ai battelli con una corda e ti vendono i loro prodotti.

Pranziamo a bordo mentre navighiamo, il cibo è eccellente ed è piacevole mangiare e vedere scorrere questo paesaggio insolito. A fine crociera sostiamo nel villaggio agricolo di Yangshuo dove facciamo acquisti.

una serie di movimenti lenti e circolari, come in una danza silenziosa. E’ un’arte marziale cinese nata come tecnica di combattimento, oggi conosciuta come ginnastica e come medicina preventiva, che pratico e adoro. Ci viene illustrata anche la riflessologia plantare. Quando ci fanno sedere in una stanza e il “dottore” ci chiede quali disturbi abbiamo, restiamo un po’ sorpresi..
L’arrivo delle infermiere con camici e cuffiette rosa, armate di strumenti per provare la pressione, non è che l’inizio: dopo aver sollecitato gli applausi entra il professore… che ha una lista interminabile di pastiglie adatte a qualsiasi disturbo..
Usciamo, è veramente troppo!
La Grotta del Flauto è una galleria di formazioni calcaree, rese ancora più belle da luci colorate, dove assistiamo allo spettacolo di luci e suoni
Collina della Grotta di Fubo
Alla base della collina si aprono delle grotte sulle cui pareti sono state scolpite statue buddhiste di epoca Tang e Song insieme a molte iscrizioni. Dalle grotte ci si affaccia sul fiume

Traghetto a mano
e qui si trova una fantastica formazione rocciosa:
un enorme pilastro che rimane sospeso a soli 20 cm dal suolo.
e vediamo un pompelmo enorme, meno succoso ma più polposo e dolce del nostro; la buccia è spessa un centimetro!
I primi di aprile ricorre la festa dei morti, ed è tradizione fare scoppiare piccoli petardi, bruciare cartamoneta e repliche cartacee come automobili, case, telefoni e servizi vari, perchè secondo la cultura cinese i morti avranno bisogno di tutti i loro averi anche nella vita ultraterrena.
Nanchino
Si rivela molto, molto modesto e non proprio pulitissimo, decisamente non per turisti. Infatti I propietari non parlano altra lingua che il cinese. Ordinare è veramente un dramma. Guardiamo le fotografie del menù, che si intravedono appena attraverso la plastica opaca. Niente posate, solo bacchette e lo sporco impera.. Cucina, ahimè a vista, con pentole di alluminio ante guerra, nere e piene di bitorzoli. Piatti strani e sconosciuti, a parte i ravioli. Uniche note positive il costo 3€ a testa e le risate incontenibili…Il contenitore dei “tovaglioli” ha la forma del porta spazzolino da wc e dentro, naturalmente.. carta igienica

(sì, carta igienica!) Passeggiata nel centro della città vecchia.
Ponte sul fiume Yangtze
Il ponte è stato costruito dai cinesi, hanno partecipato 5000 volontari per 8 anni, è a due piani: quello superiore adibito a trasporto stradale, l’inferiore dove transitano i treni. Il tutto è sorretto da 4 torri alte 70 m. Peccato sia ormai tecnicamente superato: le gigantesche navi moderne non riescono più a transitare.
Suzhou
Del resto lo scopo del giardino cinese, in passato, era di offrire pace e tranquillità ai suoi ospiti ed anche questo fu costruito con questo obiettivo. Da ogni angolo si gode una stagione: primavera, estate, autunno, inverno. All’interno dei padiglioni ci sono mobili di pregio ed enormi vasi con bonsai di azalea, carichi di fiori

C’è uno spazio riservato all’idrocoltura: vasi di vetro enormi con pesciolini rossi che nuotano fra le radici.. (da copiare)


Suggestivo vedere le vecchie case di legno sull’acqua (niente a che vedere con la nostra Venezia, se non per i canali)

Approdiamo ad un mercato locale, ad uso dei cinesi ed ancora non totalmente turistico. Incredibile. Forse cinquant’anni fa, da noi, si poteva vedere questo spettacolo. Conigli, cani, galline, rane toro, tartarughe, pesci in grandi vasche, fegato, carne, teste di pesci su banchi luridi, conchigliette di fiume tritate con uno strano attrezzo, focacce fatte cuocere sulla piastra.

E’ probabilmente quello che resta della vera Cina. Rivedo anche una toilette, che ho già avuto la sfortuna di provare.

L’ho individuata dall’odore..


lavaggio cozze

cormorani a riposo
Finita anche la terza puntata..
l’appuntamento è per la quarta ed ultima: parleremo di Hangzhou e delle piantagioni di thé, del contrasto fra pagode e grattacieli a Shangai, del treno a levitazione magnetica, del Jin Mao tower, del fascino del Bund..
Se vuoi vedere altre immagini le puoi trovare nella photo gallery