Cina 2008, Seconda puntata..

di Emilia e Lindo
Dopo il racconto dell’arrivo a Pechino, ecco Cina 2008  seconda puntata:

La Grande Muraglia, Tombe Imperiali, Tempio del Cielo, Xi’an, esercito di terracotta e tanto altro….

La giornata è buia e nebbiosa, arriviamo dopo un’ora di pullman e troviamo il terreno spruzzato di neve; purtroppo la foschia non ci permetterà di vedere il paesaggio e scattare le foto che sognavo.

La Grande Muraglia 
(Edificata a partire dal III secolo a.C. la muraglia è lunga più di 6000 kmAlla sua costruzione hanno preso parte 300.000 uomini per 10 anni. Ha un’altezza media di 7-8 m, una larghezza di 6,5; una torre ogni 200-300 m. Fu innalzata per contenere i barbari delle steppe mongoliche e fu una via di comunicazione lastricata e sicura, sempre protetta dai soldati e, data la sua larghezza, una piattaforma stradale percorribile. Nel 1987 è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità e inserita nel 2007 fra le sette meraviglie del mondo moderno). 
 
 

La salita è difficoltosa e in certi punti la pendenza è tale che sembra di perdere l’equilibrio: ecco il perchè dei corrimano laterali.
 
Lungo il percorso sono tante le bancarelle e gli ambulanti che ci rincorrono con insistenza. 

Interessati ad uno strano strumento musicale, che si suona come un flauto, si inizia la contrattazione (obbligatoria). E’ una regola noiosissima e snervante che lascio volentieri a mio marito (lui si diverte..)
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Ti prendono proprio per sfinimento.. per pochissimi yuan.. 
 
 
Ci fermiamo in una torre di guardia
 
ad ammirare il paesaggio, maestoso ed indescrivibile e ci chiediamo come l’uomo abbia potuto creare un’opera del genere. E’ un peccato che la foschia permetta una visione parziale ..
 
Ci dirigiamo alle tombe imperiali della dinastia Ming
Per entrare nel Regno dei Morti bisogna attraversare la Porta.. 
 
 
Noi passiamo tranquilli, ma alcuni del gruppo hanno un po’ paura…. e la aggirano (bisogna ricordarsi, all’uscita, di fare una certa cosa …… per poter ritornare fra i vivi…)
Il gradino dell’ accesso è alto, come in tutti i palazzi, per bloccare l’ingresso agli spiriti maligni.
 
 
La Via Sacra era il cammino percorso per raggiungere le necropoli imperiali; l’imperatore infatti, essendo il figlio del cielo, era  giunto sulla terra attraverso questa via. 

Risale al periodo della dinastia Ming (1435), e si trova a Nord Ovest di Pechino. Ai lati della strada ci sono statue antropomorfe e di animali:

 
sono di soldati guardiani della via, 
 
eunuchi o funzionari; gli animali (in tutto 24) invece hanno una funzione simbolica: elefanti e cammelli rappresentano l’estensione del territorio dell’impero, i leoni la forza del potere imperiale.
(Il sito venne scelto secondo il Feng-shui (geomanzia) ed è protetto su tre lati da montagne ed attraversato da un fiume. Il cimitero imperiale copre un’area di 120 chilometri quadrati e vi sono le tombe di 13 imperatori della dinastia Ming (insieme a 23 imperatrici e ad alcune concubine, principi e principesse).
Dimenticavo..per ritornare fra i vivi ed annullare ogni sortilegio bisogna sfregare con la mano il culetto della tartaruga.. (dice la leggenda) 
 
Visitiamo la fabbrica della giada e ne vediamo la lavorazione e gli splendidi prodotti creati. 
 
Il Tempio del Cielo E’ stato descritto come un capolavoro architettonico e paesaggistico, è visto come il più sacro dei templi imperiali di Pechino e copre una superficie di 273 ettari. Il design del complesso, fedele al suo scopo sacro, riflette le leggi cosmiche secondo le quali il tempio si trovava al centro dell’universo. Era dove l’imperatore si recava ogni solstizio d’inverno per adorare il Cielo e pregare solennemente per ottenere un buon raccolto.
 
E’ un gioiello costruito interamente in legno, con una struttura composta di una serie di architravi e di listelli tutti fatti ad incastro, senza usare neppure un chiodo ed ha colori vivissimi. Dall’esterno lo ammiriamo: è decoratissimo e lucente nelle sue splendide laccature. 
 

 

(Isaac Newton nel XVII° secolo progettò un ponte senza l’ausilio di chiodi al Queens College, Cambridge. Ci si domanda come si sarebbe sentito nel sapere che i Cinesi avevano già costruito, secondo lo stesso principio, la Sala della Preghiera per il Buon Raccolto ben duecento anni prima).
L’altare circolare, chiamato anche terrazza dei sacrifici al cielo, fa parte del complesso, ed era il luogo dove l’Imperatore offriva i sacrifici: è il punto focale di tutto 
E’ formato da una terrazza rotonda di tre piani di marmo bianco: il primo piano è la terrazza dell’uomo, il secondo la terrazza della terra e il terzo la terrazza del cielo. Questa struttura rappresentava la triade cosmica fra l’imperatore, la Terra e il Cielo.
Nell’enorme e curatissimo parco vediamo la gente del posto ballare, camminare, praticare il Tai Qi o giocare ad alcuni giochi. 
 

 


Sono gentilissimi e ci invitano sempre a partecipare
 
Trasferimento in aereo a Xi’an
Xi’an ebbe un ruolo molto importante nella storia cinese. E’ stata la capitale per 10 dinastie imperiali dal 221 a.c al 906 d.c..
Ha attrazioni antiche: i Guerrieri e i Cavalli di Terracotta, le Antiche Mura della Città, la Grande pagoda dell’Oca selvatica; i suoi abitanti sono 8.000.000. L’arrivo nella periferia  è abbastanza deludente, tutto buio dopo le luci e la vita di Pechino ma, entrati nella cerchia di mura perfettamente restaurate ed arrivati in centro, la città è viva e bella. In albergo ci viene assegnata la stanza al 18° piano e la mattina siamo svegliati da una musica diffusa nella piazza sottostante.

 
Dalla finestra  assistiamo allo spettacolo degli “anziani” che praticano tai chi… alle 6 del mattino! Altro che centro sociale.. 
Con il pullman arriviamo al sito dell’esercito di terracotta.
Nel 1974 alcuni contadini, scavando un pozzo, portarono alla luce uno dei più grandi siti archeologici al mondo. 
 
 
Rimase sotterrato per 2.200 anni e ad oggi sono stati portati alla luce 1.868 soldati.
  
Lo scavo rivelò migliaia di guerrieri di terracotta a grandezza naturale in formazione da battaglia (un intero esercito che avrebbe accompagnato l’imperatore verso immortalità).
 
 
L’Imperatore Qin ordinò la creazione di questa riproduzione e per realizzarla ci vollero 38 anni e 720.000 operai. Lo spettacolo lascia senza fiato, i volti dei guerrieri, uno diverso dall’altro, sono di ottima fattura ed alcuni conservano ancora tracce di colore. Si rimane incantati dalla grandiosità dell’impianto. 
 


Ci dirigiamo alla Fabbrica di lacca dove vediamo splendidi paraventi e mobili preziosissimi. La tecnica e l’arte della lacca sono state inventate dai cinesi e, insieme alla seta e alla porcellana, sono uno dei maggiori apporti della Cina all’arte universale. Da venticinque secoli le lacche sono considerate oggetti artistici e di lusso. Realizzate dopo una lunga serie di operazioni lente, minuziose e complicate, facevano intervenire, uno dopo l’altro, una decina d’artigiani e d’artisti.

La pagoda della grande Oca Selvatica 
Fu terminata nel 652 d.C., ha cinque piani, è alta 60 metri, ed è un miracolo architettonico. È costruita con strati di mattoni senza alcun collante tra essi. La leggenda narra che il Buddha, sotto forma di oca selvaggia, sia precipitato dallo stormo con cui volava per atterrare ai piedi di un monaco, in modo che questi ne potesse trarre sia nutrimento che insegnamento.
Mura di Xi’an
Perfettamente conservate, sono imponenti, alte 12 metri e larghe fino a 14 sulla sommità, con una torre di guardia piazzata agli angoli. Noleggiamo un tandem e le percorriamo; 


è tutto addobbato per le inaugurazioni olimpiche e ci divertiamo ad osservare i personaggi in cartapesta di bug’s life che ci sorridono. 


Cena in un ristorante specializzato nella preparazione dei ravioli
Il locale è raffinatissimo e le cameriere indossano stupendi costumi tradizionali: una bellissima atmosfera


Quando servono i ravioli siamo senza parole: sono capolavori, sculture: rane, pulcini, coniglietti.. Ne portano 20 tipi, tutti squisiti. Cotti a vapore conservano tutto il loro gusto. 


Pignatta mongola

Usciti dal ristorante ci troviamo immersi in uno spettacolo coinvolgente:  fontane e musicali e balli popolari. 

 

Ci siamo uniti alla strana Marcia-ballo di tantissimi cinesi, che ci hanno accolto con la solita cordialità

Fine seconda puntata
La prossima..
piccolo esercito di terracotta,  trasferimento aereo a Guilin, crociera sul fiume, Nanchino e tanto altro

Se vuoi vedere altre immagini le puoi trovare  in photo gallery

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