Pedalando sulla vecchia ferrovia

di Emilia e Lindo
ferrovia girasoli

Pedalando sulla vecchia ferrovia …

Pedalando sulla vecchia ferrovia..  Anche Correggio aveva la sua ferrovia. Inaugurata nel 1887, che collegava Carpi-Correggio-Bagnolo in Piano-Reggio Emilia.
La strada ferrata per Reggio era ricca di fermate intermedie, che venivano segnalate dal controllore Trombetto, che gridava: Correggiooo, Fosdondoo, Mancasaleee…  Non bisognava avere fretta o esigere orari molto precisi ma, a volte, qualche sosta in aperta campagna consentiva piacevoli raccolte di frutta stagionale e l’espletamento di funzioni corporali. I burloni lo chiamavano “al treno dal cuc” (il treno della spinta, per le tante fermate che faceva)”
Dal manoscritto “Ricordi di campagna e di paese” di Giulio Taparelli

La vecchia ferrovia venne dismessa e smantellata nel 1955: era superata. Le corse giornaliere si erano ridotte, si era diffuso il trasporto su ruota e la ferrovia non era più l’unico mezzo di trasporto per i passeggeri, per il vino delle cantine e le uve dei contadini durante la vendemmia (il percorso della ferrovia passava infatti nel mezzo di campagne fitte di vigne ed alberi da frutto)

La bella pista ciclabile è stata ricavata sulla massicciata che, fino agli anni ’50, ne ospitava le rotaie e ora è un sentiero, immerso nella vegetazione autoctona e cresciuta spontaneamente..

pedalando sulla vecchia ferrovia inizio della ciclabile

inizio della ciclabile della vecchia ferrovia

pedalando sulla vecchia ferrovia tunnel nel verde

il sentiero come un tunnel fra il verde

Pedalando sulla vecchia ferrovia s’incontrano i fabbricati di servizio della linea ferroviaria, ancora esistenti, in differenti stati di conservazione. L’ex-stazione di Correggio, restaurata, è divenuta sede della Polizia Municipale; quella di Fosdondo è in abbandono e fatiscente.

Pedalando sulla ciclabile della vecchia ferrovia:

La distanza fra Correggio e Bagnolo è di circa 7 km, il fondo del tracciato è misto, pianeggiante e adatto a tutti. Partendo dall’ingresso sulla via per Reggio (a destra della rotonda di fronte alla Coop di Piazzale Finzi) si entra in un meraviglioso tunnel ombroso e si passa accanto al vecchio casello, ormai nascosto dalla vegetazione, che ne ha ripreso possesso.

ferrovia casello di Correggio

il casello di Correggio, pericolante e inglobato nel verde

All’incrocio con Via Macero, sul ponte, si gira a sinistra e dopo pochi metri ci si trova sullo sterrato. Una leggerissima salita e poi si gira di nuovo a sinistra. Tenendo la destra si prosegue oltre la barriera, si costeggia il campo di calcio di S. Prospero e si continua diritti su Via Maria Maddalena. All’incrocio si prosegue diritti di fianco alla Casa della Carità di Fosdondo, si attraversa l’incrocio e si supera lo sbarramento in cemento. Si continua e sulla destra si passa davanti alla vecchia stazione di Fosdondo, in abbandono e fatiscente (hanno tolto perfino le lettere che ne indicavano la località)

ferrovia stazione di Fosdondo

ex Stazione di Fosdondo

Si prosegue ancora sulla strada nel tratto più assolato e ci si trova di nuovo davanti ad uno sbarramento in cemento. In questa stagione (luglio) a sinistra c’è un’enorme distesa di girasoli.

ferrovia girasoli

un mare di girasoli

Lo si supera su di un piccolo sentiero e dopo pochi metri ecco un altro casello, recintato ed inglobato in un’abitazione. All’incrocio si prosegue diritti su un tratto abbastanza dissestato e si arriva al confine del Comune di Bagnolo segnalato da un cartello che dà informazioni (poco leggibili) sul parco della vecchia ferrovia. Guardando il cartello, pieno di fori di proiettile ci si chiede se si è a Bagnolo o nel Far west..

Ferrovia, confine con il Comune di Bagnolo

Confine con il Comune di Bagnolo

Questo tratto è il mio preferito, completamente all’ombra, immerso nel verde che cerca di riprendersi i suoi spazi. Il sentiero sterrato è affiancato da piante autoctone, da marusticani o cagnetti che in stagione regalano i loro frutti aspri e profumati, adatti a fare marmellate squisite. Dopo una bella e piacevole pedalata si arriva ad una barriera e si passa davanti ad un altro casello, restaurato perfettamente e trasformato in B&B, il casello dei Ronchi.

pedalando sulla vecchia ferroviaferrovia B&B la casella dei ronchi

B&B La casella dei Ronchi

Pedalando sulla vecchia ferrovia si prosegue ancora e si arriva a Bagnolo.
Al rientro è per noi un’abitudine fermarci alla bellissima chiesetta della Madonna dell’Olmo, immersa nella campagna bagnolese. E’ un luogo ideale per sostare, pregare e riposarsi.

pedalando sulla vecchia ferrovia chiesetta della Madonna dell'Olmo

la chiesetta della Madonna dell’Olmo

pedalando sulla vecchia ferrovia interno della chiesetta della Madonna dell'Olmo

interno della chiesetta

Si dice che bisogna annunciarsi alla Madonna suonando la campanella, per avvertirla che si entrerà a pregare.
E’ proprio vero che gli occhi curiosi fanno scoprire posti incredibilmente belli, dietro l’angolo di casa trasformando ogni passeggiata in un’avventura..

Anche tu hai passeggiate che preferisci e che fai spesso?

Per approfondimenti consiglio di leggere il libro edito da Pro loco Correggio, che troverai qui 

Per altre immagini puoi dare un’occhiata alla photogallery

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