Parigi toccata e fuga: Leonardo al Louvre
Parigi toccata e fuga: I profumi, i colori, le case, i tetti, l’atmosfera di una città suscitano emozioni, difficili da dimenticare. A volte un profumo o una musica riportano nel cuore forti suggestioni. Non vi è mai capitato di amare una città dal primo momento che la vedete? A noi è successo e succede ogni volta a Parigi, la nostra città del cuore.
qualche gradino e… Louvre
Ritorniamo a Parigi per una toccata e fuga di due giorni. Con la scusa di visitare la mostra di Leonardo , che si terrà al Louvre. Prenotiamo i biglietti ad ottobre, per evitare sorprese e da allora pensiamo alle nostre giornate, come le trascorreremo, dove passeggeremo, cosa mangeremo.
Parigi, la sorpresa
Già, per evitare sorprese dicevamo…. La sorpresa ce l’hanno riservata i gilet gialli con i loro scioperi..
Senza alcun preavviso, in coda con centinaia di persone venute da ogni parte del mondo, abbiamo visto in lontananza bandiere e sentito cori di protesta. Erano i gilet che hanno bloccato gli ingressi al museo, impedendone gli accessi. Ci hanno comunicato che il Louvre era bloccato, en grève (in sciopero) anche lui e non sapevano quando la cosa si sarebbe risolta. Dopo alcune ore di attesa e non sapendo come sarebbe andata a finire, la coda ha cominciato a dissolversi. Sono rimasti alcuni irriducibili ad insultarsi a vicenda.
Louvre e gilets
Piramide del Louvre
Parigi, toccata e fuga: che cosa fare ora?
Ma ci si può arrendere? si è a Parigi e ci sono mille cose da fare e vedere.
E allora via, si va sulla Senna a scoprire i bouquinistes e i vecchi libri, sperando in un acquisto interessante. La Senna è davvero magica e ci si perde a passeggiare lungo le sue rive. E’ tutto tranquillo e le persone passeggiano gustando la splendida giornata. Abbiamo ancora un giorno, un giorno soltanto per rivivere altri angoli.
La Senna
Nôtre Dame
Arrivati all’Ile de la cité andiamo a salutare una vecchia amica, molto malata.. Già .. Nôtre Dame è lì, devastata e tanto bisognosa di restauro. Proviamo una stretta al cuore a vederla così e rivediamo le meravigliose immagini scattate l’ultima volta che siamo stati qui.
Nôtre Dame oggi
Notre Dame ieri
Sacré Cœur
Si va al Sacré Cœur? sì, ma tutte quelle scale? Asma, fiatone, faremmo molta fatica..
Idea: la funicolare! L’avete mai usata? per noi è la prima volta..
Il biglietto è lo stesso del métro e saliamo. Un attimo e siamo su. Nel percorso abbiamo osservato sportivi che salivano tutti quei gradini di corsa e solo a vederli ci è venuto il fiatone.
Quanti gradini ….
Lassù lo spettacolo è grandioso: la Basilica, di un bianco abbagliante, si staglia contro il cielo blu. La pietra utilizzata per la sua costruzione, ha la caratteristica di produrre, a contatto con l’acqua piovana, una sostanza bianca chiamata calcina che permea tutto l’edificio.
La Basilica del Sacré Cœur
L’interno è scarsamente artistico, mentre dicono sia interessante la salita alla cupola. I gradini per raggiungerla sono 300, ripidi e stretti. Non fa per noi, purtroppo… Immaginiamo che da lassù la vista sia incantevole! Ci accontentiamo della descrizione che ne fa Émile Zola nel suo romanzo Paris:
“Parigi immensa si stendeva ai suoi piedi, una Parigi limpida e leggera nella chiarità di una sera di primavera precoce. Il mare senza fine dei tetti si stagliava con così singolare nettezza che si sarebbero potuti contare i camini e i trattini neri delle finestre, a milioni. Nell’aria calma i monumenti sembravano navi alla fonda, una squadra fermata nel suo cammino le cui alte alberature brillavano nell’addio del sole.”
Parigi toccata e fuga
Questi due giorni a Parigi sono stati una fuga piacevole, nonostante non siamo riusciti a visitare la mostra di Leonardo al Louvre. Eravamo venuti apposta e questa mostra non si ripeterà. La delusione è tanta, ma siamo riusciti ad assaporare ugualmente l’essenza di Parigi. Mai arrendersi, mai abbattersi, vero?