Perché visitare Mantova?
La città si presenta come un sogno, è romantica e sembra galleggiare, riflettendosi nelle acque dei laghi che la circondano. Andiamo alla scoperta di Mantova, la Città dei Gonzaga, una delle corti rinascimentali più importanti d’Europa, Patrimonio Unesco e, nel 2016, Capitale Italiana della Cultura.
Come arrivare
Arrivando a Mantova dall’autostrada o dalla strada normale, si può lasciare la macchina al Parcheggio Sparafucile Campo Canoa in Via Legnago, da dove parte ogni 15 minuti una navetta gratuita per il centro della città (con la capienza di 7 posti)
Si attraversa il Ponte di San Giorgio e si gode la splendida vista della città, che sembra galleggiare sull’acqua. Si arriva nella centralissima Piazza Sordello, in pieno centro storico, da dove si possono raggiungere i gioielli che questa città racchiude. Lo scenario che si presenta è incredibile: si è catapultati nel Medioevo.
Su questa splendida piazza si affacciano il Duomo, il Palazzo Vescovile, il Palazzo degli Uberti, il Palazzo Castiglioni, Palazzo Acerbi e Palazzo Ducale
Palazzo Ducale o Reggia Gonzaghesca
costituito da una serie di edifici, aggregati in epoche diverse, dal ‘200 al ‘600, che costituiscono una città nella città. Una superficie vastissima che comprende aree coperte, cortili, piazze, giardini e oltre 500 stanze, alcune abbandonate o ancora in restauro. Molto è stato fatto dall’inizio del ‘900, quando il palazzo era in stato di abbandono.
Nella Piazza delle Erbe ci aspettano altri gioielli:
Rotonda di San Lorenzo
A un metro e mezzo sotto il livello della strada, si trova la chiesa più antica della città, costruita nel 1082 per volere della Contessa Matilde di Canossa in memoria del padre Bonifacio. La sua pianta è circolare e ricorda la Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Romanica, era stata inglobata da edifici e case fino al 1900, quando fu portata alla luce con l’abbattimento delle case che la nascondevano.
Torre dell’Orologio
La Torre dell’Orologio è un edificio rinascimentale costruito nel 1472 tra il Palazzo della Ragione e la Rotonda di San Lorenzo. L’orologio astronomico, collocato nel 1473, indicava le ore, il percorso del sole attraverso i segni dello zodiaco e le fasi lunari. L’orologio determinava quando si poteva seminare, quando imbottigliare il vino, quando partire, dei giorni favorevoli per far salassi, quando ci si poteva maritare e di altre cose “uteli in questo mondo”.
Piazza Mantegna
Usciti dalla Rotonda di San Lorenzo si arriva in Piazza Mantegna e alla Basilica di S. Andrea, voluta da Ludovico II Gonzaga nel 1472 e ideata da Leon Battista Alberti. La Basilica, maestosa, rispecchia la città ed è un capolavoro rinascimentale. Nella prima cappella di sinistra è sepolto Andrea Mantegna. L’Alberti ha modificato l’orientamento del preesistente sacrario allineando la nuova chiesa all’asse che la collega alla zona di S. Sebastiano, presso la quale sorgerà anche Palazzo Te. La facciata della chiesa così maestosa sovrasta il ristretto spazio della piccola piazza, immersa nel cuore medievale della città, accanto al palazzo della Ragione e alla Rotonda di S. Lorenzo. Sotto l’atrio della Basilica c’è un passaggio che collega Piazza Mantegna a Piazza Alberti che offre un’incantevole scorcio architettonico del suo fianco occidentale e dei resti di un lato del chiostro.
E’ una piccola parte di Mantova quella che vi abbiamo presentato. Mantova non è poi così piccola come dicono.. I prossimi appuntamenti sono con Palazzo Te, con il Mincio, i fior di loto e… altre belle curiosità!
Gastronomia
Non si può lasciare Mantova senza aver acquistato la famosa Sbrisolona ed aver assaggiato le specialità gastronomiche come i tortelli di zucca, il risotto alla pilota e il menà, il luccio in salsa.