ISOLA D’ELBA A SETTEMBRE

di Emilia e Lindo
isola di pianola

Isola d’Elba a Settembre

Ritorniamo sull’isola d’Elba a settembre, a Cavo, al Residence la Pergola ed è …come essere a casa. Alberto ed Isabella ci accolgono come vecchi amici..

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Il Residence La PergolaAbbiamo soggiornato in questa meravigliosa isola a gennaio, e ora  la riviviamo con i colori caldi di settembre..giornate oziose fra incantevoli spiagge e interessanti escursioni.

Dall’isola d’Elba a Pianosa..

 
Consigliamo il traghetto Piombino-RioMarina-Pianosa per comodità e risparmio (la gita turistica in motonave parte da Marina di Campo, sosta sull’isola 6 ore e il costo del biglietto  è di €. 20,90 + il ticket di accesso). Con il traghetto invece il costo è meno della metà e la sosta di sole 4 ore (più che sufficienti)
L’isola è completamente piatta (il nome Pianosa lo dice) e solo quando si è vicinissimi si riesce a scorgerla.
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Isola di Pianosa

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E’ necessaria la guida per poter accedere, dato che è inserita nella fascia marina protetta del Parco nazionale dell’Arcipelago toscano e soggetta a vincoli.
Ci inoltriamo fra i vecchi edifici carcerari, trascurati, abbandonati e ormai fatiscenti.Qualche segnale di restauro qua e là, ma senza un filo conduttore.


C’è un unico punto di ristoro, un albergo ed una sala mostre. Scegliamo il percorso storia e natura, seguiti da una guida. Si intravedono splendide calette fra gli arbusti di lentisco e liquirizia: il mare è blu e trasparente, incontaminato.

Arriviamo finalmente a Cala Giovanna, l’unica dove è consentito fare il bagno. L’acqua è azzurra e sembra di nuotare in una piscina

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Cala Giovanna

Peccato non avere preso le scarpette, perché  quando si entra in acqua  il fondale roccioso distrugge i piedi.

Ritornati in barca e vedendo l’isola da lontano ci chiediamo perché non la si curi di più.


Gli edifici hanno una storia da raccontare e sarebbe bello farli restaurare, magari con l’aiuto dei carcerati, restituendoli al visitatore nella veste di un tempo.

Isola d’Elba a settembre: Portoferraio

Nella vacanza dello scorso gennaio non siamo riusciti a visitare le fortezze Medicee, perché era tutto chiuso. Andiamo a Portoferraio, gustando la splendida vista che si gode dalla strada panoramica.
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Forte Falcone


Il paesaggio, a differenza di gennaio, è arricchito dal verde intenso della vegetazione e il giallo delle mimose è sostituito dal color ciclamino delle bouganvilles. Il mare è una tavolozza verde acqua, bleu e viola. Arrivati a Portoferraio ci dirigiamo alla fortezza e attraverso una strada tortuosa saliamo fino a Forte Falcone, posto sulla collina più alta.

Seguendo i camminamenti che costeggiano il perimetro del forte, arriviamo al fronte di mare, dove la scogliera a picco è una difesa naturale e insormontabile.

La vista sul golfo è impareggiabile.

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Sulla strada del rientro vogliamo scoprire una spiaggia di cui abbiamo sentito parlare:
Nisporto. La strada è immersa nei boschi, le curve fanno sospettare di essere allo Stelvio, ma ne vale la pena! La spiaggia è piccola, di ciottoli e l’acqua trasparentissima e calda: non si uscirebbe mai…

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Nisporto

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Spiaggia di Cala Seregola

Vicinissima, comoda. E’ più larga di Cala Topinetti ed ancora più bella. L’acqua è superlativa come al solito e si vedono i sassi sul fondo come se fossero vicinissimi. Meraviglioso!

Da un po’ non ci dedichiamo alle nostre adorate camminate e nel pomeriggio proviamo un sentiero che parte dal residence ed arriva in paese, consigliato da Isabella. E’ una discesa abbastanza impegnativa, ma ci penseremo dopo, quando diventerà salita… Arriviamo in paese e, dopo il classico gelato, passeggiamo sul lungomare sorridendo alla vista dei 4 tipi seduti sulla solita panchina, che abbiamo soprannominato “quelli del Bar Lume”: sono davvero simpatici e, come i personaggi della serie, sembrano criticare ogni persona che passa.

Il ritorno, quindi la salita, non è proprio da infarto ma.. fa sudare parecchio!
Finalmente riusciamo a visitare la Villa Romana delle grotte, (aperta il Sabato e la Domenica – Strada Prov. Ovest Loc. Le Grotte)

E’ incredibile come i romani sapessero godere ed apprezzare le gioie della vita. La villa, evidentemente di una famiglia molto prestigiosa, era enorme, posizionata su di un promontorio affacciato sul golfo di Portoferraio.


Possedeva un complesso termale con calidarium e frigidarium.

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Villa Romana delle Grotte

Proseguiamo sulla strada panoramica e non manchiamo di fotografare la spiaggia delle Ghiaie, molto famosa.

Non ci fermiamo a fare il bagno, … troppo sulla strada per i nostri gusti.. Torniamo alla nostra amata  cala Seregola..
Escursione in trenino al Parco Minerario di Rio Marina. Prima visitiamo il Museo mineralogico dell’Elba, molto interessante, dove sono stati ricostruiti alcuni ambienti della miniera ed esposti meravigliosi esemplari di minerali.Poi il trenino parte, un po’ a strattoni, su per i pendii, su strade sterrate a picco sul mare.

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La  polvere rossa copre ogni cosa e siamo costretti a proteggere le macchine fotografiche. Ci si ferma in uno spiazzo e ci vengono consegnati martello e un sacchetto, per scavare e raccogliere i minerali che troveremo.
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Bellissima esperienza, soprattutto per noi che adoriamo i minerali. Abbiamo trovato ematite (nera e brillante) e pirite (chiamata anche l’oro degli sciocchi).
Bello, ci siamo divertiti tanto e ringraziamo i volontari che, per amore dell’isola, fanno conoscere ai turisti le realtà di una vita passata, piena di sacrifici.
Dolcissima sosta pomeridiana alla gelateria in Piazza Vittorio Emanuele (vicino a Pro loco) per un’appuntamento irrinunciabile. Gelato squisito (consiglio il gusto bacio del nostromo..) La serata si conclude alla Pizzeria Mambo, con una pizza squisita, cotta nel forno a legna.

Eremo di Santa Caterina, Orto dei Semplici

L’Orto dei Semplici Elbano si trova a circa 260 m s.l.m., lungo la strada che collega Rio nell’Elba a Nisporto. Vi si accede, dopo aver lasciato l’auto in un piccolo spiazzo, attraverso un sentiero sterrato, ombreggiato da un filare di cipressi a picco sul mare e da una colorata macchia mediterranea.

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Al termine della stradina un ampio prato e l’antico Eremo di Santa Caterina e, a sinistra, l’Orto.

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Eremo di Santa Caterina

Evitiamo accuratamente il botanico che illustra ogni piantina (abbiamo ancora l’incubo del tipo di Pianosa) ed entriamo nel piccolo e spoglio santuario.isola-delba-a-settembre
Dalla finestra si intravede uno strano strumento e, più giù, la vallata.

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E’ un pendolo con un finale a punta che, oscillando con il vento, crea disegni sulla sabbia nera e brillante.

Lasciamo il Residence dopo aver salutato Isabella e Alberto e prendiamo il traghetto, destinazione Pisa (che merita un blog a parte)
Grazie Elba, ci hai regalato un’altra bellissima vacanza!

Se vuoi vedere altre immagini le puoi trovare nella photo gallery

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