Isola d’Elba a Settembre
Ritorniamo sull’isola d’Elba a settembre, a Cavo, al Residence la Pergola ed è …come essere a casa. Alberto ed Isabella ci accolgono come vecchi amici..
Dall’isola d’Elba a Pianosa..
L’isola è completamente piatta (il nome Pianosa lo dice) e solo quando si è vicinissimi si riesce a scorgerla.
C’è un unico punto di ristoro, un albergo ed una sala mostre. Scegliamo il percorso storia e natura, seguiti da una guida. Si intravedono splendide calette fra gli arbusti di lentisco e liquirizia: il mare è blu e trasparente, incontaminato.
Arriviamo finalmente a Cala Giovanna, l’unica dove è consentito fare il bagno. L’acqua è azzurra e sembra di nuotare in una piscina
Peccato non avere preso le scarpette, perché quando si entra in acqua il fondale roccioso distrugge i piedi.
Ritornati in barca e vedendo l’isola da lontano ci chiediamo perché non la si curi di più.
Gli edifici hanno una storia da raccontare e sarebbe bello farli restaurare, magari con l’aiuto dei carcerati, restituendoli al visitatore nella veste di un tempo.
Isola d’Elba a settembre: Portoferraio
Il paesaggio, a differenza di gennaio, è arricchito dal verde intenso della vegetazione e il giallo delle mimose è sostituito dal color ciclamino delle bouganvilles. Il mare è una tavolozza verde acqua, bleu e viola. Arrivati a Portoferraio ci dirigiamo alla fortezza e attraverso una strada tortuosa saliamo fino a Forte Falcone, posto sulla collina più alta.
Seguendo i camminamenti che costeggiano il perimetro del forte, arriviamo al fronte di mare, dove la scogliera a picco è una difesa naturale e insormontabile.
La vista sul golfo è impareggiabile.
Sulla strada del rientro vogliamo scoprire una spiaggia di cui abbiamo sentito parlare: Nisporto. La strada è immersa nei boschi, le curve fanno sospettare di essere allo Stelvio, ma ne vale la pena! La spiaggia è piccola, di ciottoli e l’acqua trasparentissima e calda: non si uscirebbe mai…
Vicinissima, comoda. E’ più larga di Cala Topinetti ed ancora più bella. L’acqua è superlativa come al solito e si vedono i sassi sul fondo come se fossero vicinissimi. Meraviglioso!
Da un po’ non ci dedichiamo alle nostre adorate camminate e nel pomeriggio proviamo un sentiero che parte dal residence ed arriva in paese, consigliato da Isabella. E’ una discesa abbastanza impegnativa, ma ci penseremo dopo, quando diventerà salita… Arriviamo in paese e, dopo il classico gelato, passeggiamo sul lungomare sorridendo alla vista dei 4 tipi seduti sulla solita panchina, che abbiamo soprannominato “quelli del Bar Lume”: sono davvero simpatici e, come i personaggi della serie, sembrano criticare ogni persona che passa.
E’ incredibile come i romani sapessero godere ed apprezzare le gioie della vita. La villa, evidentemente di una famiglia molto prestigiosa, era enorme, posizionata su di un promontorio affacciato sul golfo di Portoferraio.
Possedeva un complesso termale con calidarium e frigidarium.
Non ci fermiamo a fare il bagno, … troppo sulla strada per i nostri gusti.. Torniamo alla nostra amata cala Seregola..
Escursione in trenino al Parco Minerario di Rio Marina. Prima visitiamo il Museo mineralogico dell’Elba, molto interessante, dove sono stati ricostruiti alcuni ambienti della miniera ed esposti meravigliosi esemplari di minerali.Poi il trenino parte, un po’ a strattoni, su per i pendii, su strade sterrate a picco sul mare.
Eremo di Santa Caterina, Orto dei Semplici
Al termine della stradina un ampio prato e l’antico Eremo di Santa Caterina e, a sinistra, l’Orto.
Evitiamo accuratamente il botanico che illustra ogni piantina (abbiamo ancora l’incubo del tipo di Pianosa) ed entriamo nel piccolo e spoglio santuario.
Dalla finestra si intravede uno strano strumento e, più giù, la vallata.
E’ un pendolo con un finale a punta che, oscillando con il vento, crea disegni sulla sabbia nera e brillante.
Grazie Elba, ci hai regalato un’altra bellissima vacanza!