Le vie cave, che cosa sono? a cosa servivano?
Le vie cave: durante una vacanza a Sovana in Maremma, nel Parco Archeologico della Città del tufo, abbiamo fatto un viaggio non solo in località rimaste immutate nel tempo, ma anche nella storia. Qui abbiamo scoperto le strade etrusche o vie cave
ecco la prima via cava
che cosa sono? a cosa servivano?
l’argomento ci affascina…
Si tratta di antichissimi percorsi etruschi, scavati nel tufo, con pareti alte anche venti metri, alcuni lunghi un chilometro e larghi due o tre metri. In alcuni tratti sono chiusi in alto dalle fronde degli alberi, che li trasformano in verdi gallerie, ricoperte di muschi, licheni e felci. Sul fondo le tracce degli zoccoli degli animali che per secoli vi hanno transitato, mezzi di trasporto per gli uomini che andavano a lavorare la campagna.
Ma perché gli Etruschi hanno realizzato questi percorsi scavando la roccia?
Erano vie di comunicazione, o percorsi sacri?
Ci sono tre ipotesi:
strade sacre che collegano le necropoli ad altri siti legati alla religione etrusca?
corridoi megalitici impiegati per spostare il bestiame evitando agguati?
scopo difensivo per permettere agli abitanti di spostarsi senza essere visti?
Non è facile dare una risposta, ma in prossimità di ogni Via Cava sono state rinvenute necropoli, più o meno numerose. L’unica cosa certa, è che dovevano avere una notevole importanza, dal momento che per realizzarle sono state asportate tonnellate di roccia vulcanica, con strumenti che non sono certo come quelli odierni. Nel Parco Archeologico della Città del tufo fra Sovana, Pitigliano e Sorano ci sono almeno 21 vie cave, opere di ingegneria e unico esempio al mondo.
Nella notte dell’equinozio (19 marzo) si svolge una fiaccolata che percorre la via cava di S. Giuseppe e termina con un grande falò in Piazza Garibaldi, a Pitigliano.
E’ un tuffo nel passato, da non perdere!