Bologna sotterranea, un’altra Bologna
eccoci di nuovo a Bologna per scoprirne un nuovo volto.
Ci iscriviamo alla visita guidata “Tutti giù per terra“ e, grazie alla competenza di Ersi, la nostra guida, scopriamo nuove chicche sulla nostra città preferita.
Scesi dal treno arriviamo alla vicina velostazione Dynamo, che non conoscevamo, e troviamo un servizio utilissimo:
arrivi in treno e non hai tanta voglia di camminare?
Hai un percorso lungo da fare ed i piedi ti danno problemi?
Entri, noleggi, pedali, ti godi la città, riporti la bici prima di riprendere il treno.. fantastico no?
utilizzato durante la seconda guerra mondiale.
Si tratta dei resti di una ghiacciaia dell’antico “castello del papa”, più volte edificato, tra il XIV e il XVI secolo, nei pressi di Porta Galliera e più volte distrutto dai bolognesi.Sarà utilizzato e abitato in pianta stabile dopo le prime incursioni aeree e in seguito prolungato con un enorme tubo in muratura, che porterà la capienza a 2.500 persone.
Nel 1944 saranno aggiunte altre gallerie, con ingressi dal giardino della Montagnola, da via Indipendenza e da via del Pallone.
Il rifugio sarà l’ultimo ad essere completamente sgomberato: ospiterà alcune famiglie sfollate fino al 1947.
Attraverso le lunghe gallerie si snodano le tristi storie di sofferenza e paura causate dalla guerra.

Velostazione Dynamo

Rifugio antiaereo
Bologna è una città d’acqua, sembra incredibile adesso passeggiare in centro e e pensare che, sotto, nella Bologna sotterranea, si nasconde un intreccio di circa 60 Km di vie d’acqua, soltanto in parte visibile.
E’ un complesso sistema di chiuse e condutture sotterranee che distribuivano l’acqua, utilizzata come fonte di energia per le numerose attività produttive: Bologna, grazie all’acqua era una grande potenza economica.
Via Piella
Sì, aprendo quella finestrella si entra in un altro mondo, un mondo di acqua, di case colorate che vi si specchiano, creando riflessi e atmosfera.
Insolito, nessuno si aspetta di trovare questo camminando in una grande città.
Sì, i canali servivano come via per il trasporto di merci e di persone, in tempi in cui le vie di terra erano lente e pericolose.
Nel Medioevo Bologna era la quinta città europea per popolazione, il maggior centro tessile italiano e l’acqua un’importante fonte di energia per alimentare le sue attività.

dalla finestrella di Via Piella
Un’altra scoperta interessante è il
Guazzatoio
un tratto d’acqua del Canale di Reno destinato all’abbeveraggio di cavalli e bovini, che raggiungiamo con una discesa verso il canale sull’angolo di via Righi.
Si raggiunge il livello dell’acqua ed è insolito vedere da qui la finestrella di Via Piella: un’inquadratura particolare fra acqua e palazzi.. ma siamo davvero a Bologna?

dal guazzatoio
Sala Borsa
Rivediamo volentieri queste testimonianze che raccontano secoli di storia.
Le immagini rivivono e si formano davanti ai nostri occhi: dalla civiltà villanoviana, alla Felsina etrusca alla Bononia romana.

Sala Borsa

gli scavi in sala borsa
Una visita interessante, ben articolata, che ci sentiamo di consigliare.