Maremma: una passeggiata con gli etruschi
San Galgano
I ruderi dell’Abbazia sono immersi nella Maremma e ricordano la potenza e la grandiosità dell’imponente edificio e dell’antica comunità cistercense. I monaci infatti erano i più influenti della Toscana ed avevano potere sui comuni di Volterra e Siena. L’edificio è uno dei più maestosi esempi di gotico della regione e nonostante il crollo del tetto è meraviglioso.
La Sala Capitolare, la Sala dei Monaci e parte del chiostro sono perfettamente conservati.
l’interno di San Galgano
Poco distante dall’Abbazia ecco la Rotonda di Montesiepi dove si trova, infissa nella roccia, la spada di San Galgano, che ci riporta alla saga di Re Artù e al Sacro Graal.
particolare del soffitto
la spada nella roccia
Vetulonia
Piccolo e pittoresco borgo, antica città etrusca con un’interessante aerea archeologica. Notevole il panorama sulla pianura sottostante.
uno sguardo sulla pianura
Massa Marittima
Bella, affascinante, con un centro storico medievale intatto: Piazza Garibaldi, Duomo, Palazzo Comunale da non perdere.
Il Duomo
Palazzo Comunale
Un ardito sovrappasso ad arco (1337) unisce la duecentesca Torre del Candeliere al centro della piazza.
Torre del Candeliere
Ci dirigiamo a Piombino per mangiare al “Garibaldi Innamorato”, consigliato da amici e segnalato da molte guide. Il locale è ricavato in una ex macelleria e sono ancora visibili i marmi che ricoprono le pareti ed i ganci per appendere le carni. E’ il cuoco che propone e porta i piatti, senza menù. Da provare
Maremma, Populonia
La Torre del Castello si raggiunge con una scala di legno piuttosto ripida e regala una vista meravigliosa sulle isole dell’arcipelago toscano. Siamo nel parco della necropoli etrusca che si estende su tutta la collina e la visita guidata ha una durata superiore alle due ore.
la torre del castello
la vista sull’infinito
mappa del parco
Pitigliano
Dopo una curva si presenta in tutta la sua bellezza, arroccato su una rupe di tufo. E’ vero quello che si legge su lonely planet: – “prima di frenare per lo stupore, guarda nello specchietto” Infatti non è difficile essere tamponati, perché distratti dalla sua bellezza.
Pitigliano
Visitiamo il centro di Pitigliano: Palazzo Orsini convento nell’anno mille, poi trasformato in residenza dei Conti Orsini, monumento principale di Pitigliano.
il pozzo nel cortile di Palazzo Orsini
acquedotto mediceo
Imponente l’acquedotto Mediceo che sembra sorvegliare il paese.
Il borgo antico è costituito da vicoli stretti e bui che, insieme al tufo, ne fanno la caratteristica più saliente.
I vicoletti del borgo
Percorrendo questi vicoli e salendo e scendendo scalinate arriviamo al ghetto ebraico. Pitigliano infatti era chiamato “la piccola Gerusalemme” per la sua comunità ebraica, una delle maggiori presenti in Toscana. Dopo aver fatto indossare a mio marito la kippah (classico copricapo ebreo) visitiamo la Sinagoga, il forno delle azzime, il bagno rituale e la cantina.
Maremma, Sovana
Solitario borgo medievale, molto suggestivo. Appena entrati si ha l’impressione che sia finto, tanto è perfetto.
Isolata su di una spianata erbosa sorge la Cattedrale di S. Pietro del X°/XI° secolo. Rappresenta il passaggio dal romanico al gotico nelle due navate laterali. La cripta paleocristiana in pietra tufacea è resa ancora più suggestiva dalla musica gregoriana in sottofondo.
Cattedrale di S. Pietro
interno della Cattedrale
cripta
Proseguiamo scoprendo il centro: Palazzo Pretorio splendido con gli stemmi delle varie casate, in evidenza sulla facciata
Palazzo Pretorio
Chiesa di Santa Maria (XII° sec.) con un importante ciborio in marmo dell’epoca protoromanica, unico in Toscana.
lo splendido ciborio
Proseguiamo per la visita alle necropoli etrusche. Fra le tombe è famosa quella di Ildebranda. Monumentale, ricavata scalpellando un’intera collina di tufo.
tomba di Ildebranda
Continuando la passeggiata incontriamo altre tombe monumentali. Fra le più importanti quelle dei Demoni Alati
tomba dei demoni alati
Tomba Pola
Maremma, ora è il momento del mistero:
strade etrusche o vie cave, scavate nel tufo, profonde fino a 20 metri e larghe fino a 3..
Cosa sono? A cosa servono? L’argomento ci affascina…
Le ricerche portano a 3 soluzioni:
- strade sacre che collegano le necropoli ad altri siti legati alla religione etrusca?
- corridoi megalitici impiegati per spostare il bestiame evitando agguati?
- scopo difensivo per permettere agli abitanti di spostarsi senza essere visti?
Il mistero non è ancora stato risolto…
Nella notte dell’equinozio (19 marzo) si svolge una fiaccolata che percorre la via cava di S. Giuseppe e termina con un grande falò in Piazza Garibaldi, a Pitigliano.
E’ stato un viaggio affascinante nella Maremma, culla della civiltà etrusca, ricca di bellezze, cultura e misteri.
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