Modena un giorno sotto la Ghirlandina.
Modena, Foro Boario
A Modena il mercato ottocentesco del bestiame è uno splendido esempio di architettura. Lungo 250 metri, commissionato da Francesco IV all’architetto modenese Francesco Vandelli nel 1833. L’enorme area verde è stata nel tempo sede di esercitazioni, parate, contrattazione di bestiame, ippodromo e grandi eventi.L’interno ospita la sede della Facoltà di Economia dell’Università.
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Modena, parcheggio interrato Novi Park
Ci ritroviamo fra reperti di età romana. Attraverso grandi vetrate si possono ammirare centinaia di anfore perfettamente conservate. E’ l’annuncio del museo all’aperto, che ritroveremo arrivati in superficie.
Parcheggio Novi Park
Foro Boario, strada romana
Eccoci proiettati nella vita della Mutina al tempo romano. Al centro una strada in ciottoli, dove si notano i solchi delle ruote dei carri che la percorrevano. Ai lati della strada sono visibili tombe e resti di alcuni edifici rurali. Si possono notare una domus, un pozzo e una vasca.
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Modena, Piazza Grande
Eccoci nel cuore della città di Modena, nel suo salotto buono. Patrimonio dell’Umanità, racchiude nel Duomo il potere religioso e nel Palazzo Comunale quello politico.
La Ghirlandina
Ottantasei metri di splendore, luminosa per le pietre chiare che la rivestono, elegante e ben proporzionata. La Ghirlandina si annuncia da lontano, è il simbolo di Modena e da mille anni spia dall’alto la vita dei suoi modenesi. Se vuoi approfondire leggi qui
Il Duomo e la Ghirlandina
Duomo
Fondato il 9 giugno 1099 e progettato dall’architetto Lanfranco è fra i maggiori monumenti romanici in Europa. Nel 1997 è stato riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, insieme alla torre Ghirlandina e a Piazza Grande. E’ costruito a tre navate ed il presbiterio è sopraelevato sopra la cripta. Sorprende per la ricchezza di sculture e di decorazioni in marmo. Se vuoi approfondire ti consiglio di visitare il sito dedicato. Se vuoi più informazioni leggi qui
L’interno del Duomo
un angolo magico
Palazzo Comunale
Il palazzo Comunale è formato da un insieme di edifici di epoche diverse, dall’XI al XV sec. All’esterno è caratterizzato da un lungo porticato, che abbraccia una parte di Piazza Grande. All’interno è ricco di sale affrescate e puoi scoprirne la storia qui
La Preda Ringadora (Pietra dell’arringa)
di fronte all’ingresso del palazzo Comunale c’è un grande blocco di marmo rosso, che veniva usato nel Medioevo. Era palco per arringare la folla e luogo dove esporre i morti in attesa che venissero riconosciuti.Si narra anche che sulla pietra ringadora si punisse il disonore di alcuni cittadini, dichiarati falliti o che non onoravano i loro impegni. Per essere assolti dovevano indossare un cappello con la scritta C – abbreviazione di cedo bonis (svendo I miei beni). Poi, in giorno di mercato, girare intorno alla piazza, seguiti da un trombettiere. Per tre volte dovevano inoltre strofinare il sedere nudo su un angolo della pietra, unto con olio urticante. Mi chiedo che cosa succederebbe oggi…e che traffico ci sarebbe su quella pietra..
la Pietra ringadora
“Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?” Piazza Grande si specchia in una borchia
La bonissima
Sull’angolo fra Piazza Grande e Via Castellaro è collocata la statua della Bonissima, molto cara ai modenesi. Datata fra il XII e XIII sec. raffigura una donna in costume medievale con una lunga treccia di capelli sulla spalla. Sarebbe stata eretta in onore di una donna molto ricca, di nome Bona, che in tempo di carestia avrebbe aiutato la popolazione. Sono tante le ipotesi che accompagnano la sua storia. Si dice anche che rappresentasse un Ufficio del Comune, l’Ufficio della Bona Opinione o delle Bollette, Negli Statuti comunali si legge che sul lastrone che la sorreggeva erano scolpite tutte le misure: il passo, il braccio, la misura dei mattoni, dei coppi e delle suole delle scarpe. Se vuoi puoi approfondire qui la storia della Bonissima
Mercato Albinelli
Cuore pulsante della città, fatto prima di incontri poi di acquisti. In Via Albinelli dal 1931, è stato progettato come accogliente riparo per I venditori ambulanti di Piazza Grande. Al centro la fontana della “fanciullina con canestro di frutta”, del Graziosi. I mercati ci hanno sempre affascinato e non manchiamo mai di visitarli. I banchi dai mille colori, il via vai continuo delle persone e il vociare caratteristico ci danno sempre gioia. Per maggiori informazioni leggi qui
Dopo tanto camminare quanta fame…
Al mercato Albinelli non abbiamo trovato posto e ora, in Piazza XX Settembre, c’è l’imbarazzo della scelta. Ci fermiamo alla Sosta emiliana.”un sorso e due bocconi”. Splendida idea: di bocconi ne abbiamo mangiati tanti, con tigelle di tutti I tipi. Tutte squisite, già tagliate, farcite e pronte da mangiare. Una sosta rigenerante con personale simpatico e disponibile. Leggi il loro menù
le tigelle di Sosta Emiliana
chiamarlo yogurt è riduttivo
Dopo queste splendide tigelle manca solo un gelato..
Ci fermiamo in Via Farini da Happy Yo, una yogurteria che offre un goloso assortimento di yogurt, frutta e topping da urlo. Per smaltire un pò facciamo qualche passo ed eccoci in
Modena, Piazza Roma
con I suoi 9400 mq di ampiezza, le fontane, I giochi d’acqua e le invitanti panchine in marmo è diventata uno dei luoghi più suggestivi della città.
Modena, Palazzo Ducale
Costruito nel 1630 circa da Francesco I° d’Este su progetto dell’architetto romano Bartolomeo Avanzini, il Palazzo ha ospitato per più di due secoli la Corte Estense e ora è la sede della prestigiosa Accademia Militare di Modena. Ci promettiamo di visitarla al più presto. E’ visitabile il sabato e la domenica (mattino e pomeriggio), esclusivamente con visita guidata,
Per ulteriori informazioni e per prenotare ecco quello che ti serve
Palazzo Ducale
Modena, un’ultima curiosità
Fino alla metà del XIX secolo, anche Modena era una città d’acqua e aveva due darsene: una interna alle mura, ed una esterna. Dei canali rimane traccia nei nomi delle strade: Canal Grande, Canal Chiaro, Canalino, Canaletto e così via.
Modena, città di grandi eccellenze: arte, gastronomia, motori, bel canto. Non le manca proprio nulla ed è l’ideale per un fine settimana che lascerà un dolce ricordo.