Troja: Lasciamo la bella Lucera e.. via verso Troja, ultima tappa di questa vacanza indimenticabile. E’ una città stupenda ricca di storia, in provincia di Foggia. Di antichissime origini, non ha niente a che fare con Omero, ma custodisce tesori che ne fanno uno dei borghi più affascinanti dell’Italia meridionale. E’ anche una tappa del cammino della Via Francigena del sud. Le nostre ricerche ci hanno portato qui, nonostante ci sia stata sconsigliata dai più, come Lucera del resto.
Cosa vedere a Troja
Concattedrale
Fiore all’occhiello del romanico pugliese, ha un magnifico rosone con 11 raggi, unico al mondo (presente sulle vecchie banconote da 5000 lire). Da non perdere il portale in bronzo, scolpito da Oderisio da Benevento nel 1119.

Cattedrale, rosone a 11 raggi

Portale in bronzo della Cattedrale, del 1119

particolare

Pulpito

Fonte battesimale
Una curiosità: a lato dell’ingresso c’è un buco di forma circolare che poteva servire:
- allo spegnimento delle fiaccole o
- alla misura per le dimensioni del pane.

a lato dell’ingresso della Cattedrale
Via Municipio 120: ruota dei proietti.
Qui venivano lasciati, nel buio della notte, i neonati figli dell’adulterio e della povertà. Una luce era sempre accesa e una campanella serviva ad annunciarne l’abbandono. Un cancello impedisce l’accesso all’ex convento.

Ex convento Fatebenefratelli

particolare del cancello
Chiesa di San Basilio
Bizantina, costruita poco dopo la nascita della Città nel 1019. Purtroppo la troviamo chiusa e riusciamo a fotografarla solo dall’esterno.

Chiesa di San Basilio
Museo del tesoro della cattedrale
E’ insolito trovare una cittadina con cinque santi patroni.. Troja infatti è protetta da Urbano, Secondino, Anastasio, Ponziano, Eleuterio, portati ogni 18 luglio in processione per le vie del centro. Le cinque statue d’argento sono esposte in una sala del museo, insieme alla raccolta di preziosissimi oggetti sacri.

I cinque Santi Patroni
Le sezioni sono quattro:
Argenti, bronzi dorati, avori,
Volumi e pergamene,
Paramenti liturgici,
Exultet,
Exultet …. La notte di Pasqua il diacono srotolava dal pulpito un lungo rotolo di pergamena con un testo in latino rivolto verso se stesso e le immagini miniate in direzione dei fedeli (in maggioranza analfabeti) Prendono il nome dalla prima parola della preghiera pasquale caratteristica del mezzogiorno medievale: Exultet.
Ovviamente non è possibile fotografare!
E’ imperdibile questa importante testimonianza di cultura medievale: 11 metri lineari di miniature che illustrano il Nuovo e l’Antico Testamento. Nel mondo ne esistono 31 e 3 sono a Troja: uno datato 1169! Solo per questo vale la pena venire fino qui!
Per approfondire, il libro: “Gli Exultet di Troja di Martino Maitilasso”
Il Museo è interamente gestito da volontari e vorremmo ringraziare la Dott.sa Anna Maria Martino, nota studiosa che ci ha accolto, accompagnato e raccontato il suo profondo amore per questa splendida Città. (Ci aveva parlato di lei la guida a Castel del Monte, definendola un’esperta innamorata degli exultet, del Museo e della sua città)
Per la visita è necessario prenotare (0881 970015 349 0632831)
Grazie Anna Maria, grazie Troja! Ci avete regalato emozioni che porteremo sempre con noi.
Si conclude così la nostra meravigliosa vacanza in Puglia..
Per altre immagini, come di consueto, puoi sfogliare la gallery
2 commenti
Troia è una città stupenda, accogliente e ricca di storia. Città ducale nel periodo normanno, per diverso tempo vi soggiorna la famiglia di Roberto il Guiscardo. Piccola precisazione, la chiesa di San Basilio è bizantina ed è stata costruita poco dopo la nascita della città (1019). Venite a Troia, ne resterete entusiasti.
Grazie Franco, grazie davvero! Ho apportato le correzioni che mi hai indicato. Troja è davvero splendida e ci ha lasciato un bellissimo ricordo. Cordialità, Emilia