Venezia tre giorni per perdersi

di Emilia e Lindo
Venezia

Venezia tre giorni per perdersi

Venezia, sei sorprendente e in questi giorni ti visiteremo unicamente a piedi, scoprendo piano piano i tuoi magici campi, le calli, i sotoporteghi.
Giriamo con la cartina in mano e google maps sul telefono, ma ci si perde ugualmente ed è bello smarrirsi.
Anche google lo fa fra le calli strettissime e i nomi difficili.
Ecco il nostro tragitto.
Soggiorniamo da Antonia, in un bell’appartamento in centro, nel Sestiere San Polo, vicini alla stazione e a molti punti di interesse.
Ci sentiamo a casa, l’ospitalità è perfetta e siamo coccolati.
Le finestre del soggiorno si aprono sull’acqua ed è insolito per noi vedere passare ambulanze e trasporti come se si fosse su una strada.

veneziadalla finestra 

Ecco il nostro percorso:

Venezia Santa Maria Gloriosa dei Frari

Venezia

La chiesa più grande della città, dopo la Basilica di San Marco, è del XIV sec. e  poggia su 12 colonne, come il numero degli apostoli. Qui sono custoditi dipinti preziosissimi, fra i quali Tiziano.

Venezia

Il coro, situato al centro della Chiesa, è maestoso e di una bellezza indescrivibile. Le dorature dei fregi, sapientemente illuminate, creano un magnifico effetto.
Incredibile la tomba del Canova, un monumento funebre, dalla forma inconsueta. Una piramide, nella quale è custodito il cuore del grande scultore

Venezia Ca’ Foscari

Dal palazzo gotico, affacciato sul Canal Grande Ca’ Foscari è, dal 1868, l’Università di Venezia, conosciuta in tutto il mondo.

Venezia

S. Nicolò dei mendicoli

Grazie al prezioso consiglio di Luciano Bonnini e degli amici del gruppo fb “per chi ama Venezia” scopriamo questo magnifico gioiello, in una Venezia meno conosciuta.
Incredibile, ma anche a Venezia esistono luoghi lontani dal turismo di massa!
E’ una tra le più antiche chiese di Venezia e, arrivati nel campo dove si trova, si avverte un senso di pace e di silenzio.
La chiesa di San Nicolò dei Mendicoli è stata fondata nel XII secolo e lo si può vedere dalle sue semplici linee duecentesche e dalle proporzioni delicate. 
La facciata presenta muri originali e il campanile di linee bizantine è impreziosito da un antico orologio ad una sola lancetta. Sotto un’ iscrizione latina: “Lethi vive memor fugit hora”, dell’anno 1764, (Vivi ricordandoti della morte, il tempo fugge)

Venezia
La chiesa è romanica a tre navate e il  soffitto è a capriate in legno. Nonostante l’atmosfera sia buia, l’insieme affascina ed è prezioso.
Nelle cucine della canonica si trova un affresco del 1300 raffigurante la Crocefissione, ritrovato per puro caso. Recuperato recentemente sotto mani di intonaco di calce bianca, a tutt’oggi non è ancora ben decifrato.

Purtroppo non abbiamo potuto scattare immagini, perché vietato. Si dice che in questo sestiere si parlasse un dialetto diverso dal resto della città. Il campanilismo era molto forte e le numerose discordie fra le varie fazioni si risolvevano a suon di pugni.  Esiste ancora il Ponte dei pugni, vicino alla Chiesa di San Trovaso, con le tacche per il posizionamento degli antagonisti. La stessa chiesa di San Trovaso ha due ingressi opposti, di dice per cercare di dividere le fazioni.

San Pantalon

Venezia

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Lo splendore di questa chiesa, nel sestiere di Dorsoduro, dalla  facciata  incompiuta è il magnifico soffitto. Sembra un affresco, ma è un dipinto ad olio su tela (40 tele unite fra loro).
443 metri quadrati di straordinaria abilità, è arrivata a noi per essere ammirata, ed è la più grande opera al mondo. Realizzata tra il 1680 e il 1704 dal maestro veneziano Giovanni Antonio Fumiani, pittore specializzato in scenografie teatrali.

Ponte di Rialto

Il Ponte di Rialto è il più antico dei 4 ponti che attraversano il Canal Grande. Senz’altro il più romantico, simbolo di Venezia. Chi non lo conosce?

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Mercato del pesce

Venezia

Eccoci arrivati ad un’altra tappa imperdibile, obbligata per chi visita Venezia. E’ la zona più antica della città, sede del mercato dal 1097. Un tempo non si comprava solo pesce, ma spezie orientali e tessuti pregiati. Come tutti i mercati è pittoresco e pieno di vita.
Migliaia sono i negozi che vendono souvenirs di ogni genere, ma il nostro tempo è dedicato alla bellezza della città, che stupisce ad ogni angolo.

Venezia Piazza S. Marco

Quando si sbuca nella piazza si prova emozione, un’emozione forte.
Delimitata su tre lati dalle Procuratie,  i “portici” della Piazza, e sul quarto dalla Basilica, Piazza San Marco è bellezza pura. Il Palazzo Ducale con le sue logge eleganti e gli archi che si affacciano sulla piazza e sul molo sembra un ricamo prezioso.  Il Campanile di San Marco, dai suoi 98 metri di altezza è da sempre a guardia della città.

venezia

VeneziaPalazzo Ducale

Portico di Palazzo Ducale

Scala Contarini del Bovolo

E’ una gemma nascosta e pochi la conoscono. Abbiamo faticato, girando fra le calli, ma alla fine l’abbiamo trovata e ne è valsa la pena. Nel Sestiere di San Marco, dal XV secolo affascina con la sua particolare forma a spirale (botolo, in veneziano). E’ aperta al pubblico e visitabile su prenotazione
Se sei in forma e ti senti di salire 113 gradini, potrai godere di un’ottima vista sui tetti rossi della città.

Teatro La Fenice

Inaugurato nel 1792,  come la Fenice è risorto  dalle sue ceneri e dall’acqua. Come l’ uccello mitologico che controllava il fuoco e  rinasceva dalle proprie ceneri dopo la morte. E’ il principale teatro lirico di Venezia e uno dei più prestigiosi al mondo.

Libreria Acqua Alta

Amiamo leggere e di librerie ne abbiamo viste tante nei nostri viaggi, ma come questa …
Davanti all’entrata, all’ombra di un fico, un cartello scritto a mano:“Welcome to the most beautiful bookshop in the world”
E’ unica nel suo genere e bisogna vederla. E’ difficile da spiegare.
Si trova in Calle Lunga e qui i libri non sono ordinati nei soliti scaffali, ma si trovano su ogni tipo di supporto, dalla gondola alla vasca da bagno. Trucchi per salvare i libri dall’acqua alta.  Quelli rovinati dall’acqua, i più vecchi, sono stati riutilizzati e sono diventati supporti, addirittura scale, anzi una scalinata. All’esterno infatti vi si può salire e gustare la vista sui canali. Quanti ragazzi lassù a farsi selfies da condividere…
Nel retro bottega c’è un accesso dall’acqua, con una poltrona su cui accomodarsi per gustare i libri. Un invito dolcissimo alla lettura.

lo splendido cortile d’ingresso

L’interno della libreria

La scala di libri

veneziasi può leggere sull’acqua…

Venezia Campo SS Giovanni e Paolo

Dopo Piazza San Marco è uno dei campi più ampi ed il più famoso della città. Al centro una vera di pozzo del 1550 e vicino il monumento equestre di Bartolomeo Colleoni. 
La chiesa è chiamata anche San Zanipolo, e al suo fianco c’ è l’entrata principale dell’ospedale della città, una volta convento dei Domenicani.  A partire dal duecento vi sono stati sepolti molti Dogi e personaggi famosi, è il Pantheon veneziano. Ogni anno nel campo si svolgono la  cerimonia di partenza e la premiazione della regata di SS. Giovanni e Paolo.

GHETTO

Gli ebrei arrivarono a Venezia agli inizi dell’XI° sec. e diventarono un nucleo importante. Erano costretti ad  abitare tutti in una  zona della città, dove erano situate le fonderie, “geti” in veneziano. Molti ebrei erano di origini tedesche e la loro pronuncia trasformò la g in gh.
Essendo molto numerosi (arrivarono ad essere 4000) e trovandosi tutti stipati nella minuscola isola del Ghetto Nuovo, innalzarono le case esistenti fino a 8 piani, abbassando i soffitti per  salvaguardare le fondamenta lagunari e non causare crolli.

Quante cose abbiamo visto in questi giorni, e quanto abbiamo camminato..
Abbiamo visto una Venezia nuova, vera, e abbiamo provato a viverla, anche se per pochi giorni, in una dimensione diversa. E’ difficile vivere a Venezia. Difficile fare la spesa, difficile trasportarla, difficile spostarsi se non prendendo traghetti. Difficile ma impagabile. Meraviglioso. Questo brutto periodo di pandemia ci ha permesso di viverla in una dimensione inimmaginabile: deserta. La natura si è impossessata nuovamente della città e le ha ridato il cielo azzurro e l’acqua trasparente. Silenzio e pace. Non ce ne vogliano i commercianti veneziani…

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