Curon, bellezza, mistero e leggenda
Non si tratta del solito lago montano, ma di un luogo unico, pieno di fascino.
A Curon Il campanile spicca solitario poco lontano dalla riva, nello specchio d’acqua chiara del lago di Resia, lungo 6,6 chilometri e largo uno.
Il campanile solitario nel lago
Al confine con l’Austria e la Svizzera c’erano una volta 3 laghi alpini: il lago di Resia, il lago di Curon e il lago di San Valentino alla Muta.
E’ degli anni 20 Il progetto che avrebbe unito i due laghi più a Nord, alzando il livello dell’acqua fino a sommergere il paesino di Curon Venosta.
Cominciano i lavori
I lavori cominciarono nel 1939, poi la guerra interruppe il progetto e nel 1949 ci fu l’inaugurazione.
Gli abitanti del paese, molti dei quali di lingua tedesca, furono informati con un avviso scritto in italiano ed esposto per appena 6 giorni. Nessuno lo notò, e al termine della settimana nessuna obiezione era stata avanzata.
Iniziati gli espropri, le case vennero fatte saltare, ad eccezione del campanile romanico, del Trecento e sotto la tutela dei beni culturali. Mentre l’acqua saliva piano piano il parroco chiese un’udienza dal Papa, ma nessuno rispose alla richiesta di aiuto di Curon.
Gli abitanti iniziarono la a ricostruzione di un paesino più a monte.
Contrariamente a quanto si crede, sotto il campanile di Curon non c’è nessuna chiesa!
La torre campanaria è l’unica sopravvissuta alla distruzione del paese, ricostruito poco sopra la sua posizione originale.
Curon, la leggenda
Tante sono le leggende sul lago di Resia e la sua storia. Gli stessi abitanti di Curon sostengono che nelle notti d’inverno si sentano suonare le campane della torre, presagio di sventura.
Quello che rende ancora più inquietante la storia è il fatto che le campane sono state rimosse nel 1949, prima dell’allagamento del paese.
A questa tragica storia si ispira la serie tv Netflix “Curon”.
Siamo a 1520 m.s.l.m e ogni inverno, quando il lago gela, è possibile avvicinarsi a piedi al campanile, per conoscere da vicino il gigante del lago.
A Curon, ogni anno, si svolge il “giro del lago di Resia”, corsa non competitiva, molto amata dagli sportivi.
Il sentiero attrezzato che costeggia il lago
Il giro del lago non è dedicato solo agli sportivi. I buongustai potranno apprezzare I piatti tipici della della Val Venosta, che sono tanti e da acquolina in bocca!
Interessante la visita al Museo Alta Val Venosta, dove si potrà vivere, attraverso foto storiche e oggetti di un tempo, la storia di Curon.
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[…] dintorni di Glorenza non perderti il Lago di Resia con il suo campanile sommerso e il Monastero Benedettino di […]