Edimburgo in Settembre
Edimburgo in Settembre deve essere magico… partiamo da Bologna alle 11,00 volo Ryan Air ed arriviamo ad Edimburgo alle 13,50 ora locale (non hanno ora legale). Cerchiamo il banco informazioni all’uscita dell’aeroporto (come indicato sulla guida) ma non lo vediamo (?). Di conseguenza s rispolvera l’inglese scolastico ed inizia l’avventura!
Edimburgo, la prima avventura: l’autobus..
I posti sono tutti occupati e ci appoggiamo alla scala. L’urlo del conducente “Don’t stay on the stairs” ci fa sobbalzare e ci spostiamo, ma rimaniamo sempre in piedi in balia dei sobbalzi del pullman.
Due ragazzi ci guardano e ci lasciano il posto: siamo senza parole.. ringraziamo e ci sediamo.

Arrivati a North Bridge (la nostra fermata) scendiamo e chiediamo al conducente indicazioni per il nostro albergo (Jurys Inn). E’ a pochi passi e lo raggiungiamo. Sbrigate le formalità e chiesta la piantina della città ed alcune informazioni, portiamo le valigie in camera (vista splendida sulla città) ed usciamo immediatamente. Ci siamo prefissi giorni intensi e, visto il poco tempo, decidiamo di dedicarci esclusivamente alla Old town.

Che cosa vedere ad Edimburgo, nella Old Town
Ci dirigiamo a Calton Hill da dove dominiamo l’intera città e, in lontananza, il mare. E’ la passeggiata preferita degli edimburghesi: un parco enorme, verdissimo e curatissimo.



Rosslyn Chapel come arrivare
La meta che ci ha fatto decidere il viaggio! Sono emozionata e ripenso alla bellezza di questa cappella del 1446, immersa nel verde e carica di storia, che ho visto nel film Codice da Vinci di Dan Brown.
Prendiamo l’autobus Lothian e chiediamo se effettua la fermata a Rosslyn.
Il viaggio dura 35 min. e costa £ 4,00 (il viaggio organizzato costa molto, molto di più)

Fatto il biglietto iniziamo la visita e, appena entrati, ci troviamo davanti uno spettacolo unico.
Rosslyn Chapel
L’interno
Anche a te piace viaggiare seguendo le trame dei romanzi? E’ stato bello seguire la trama del libro “Il Codice da Vinci” e riviverne i misteri. Dopo la Francia eccoci in Scozia, alla Rosslyn Chapel, il suo edificio più misterioso. La sua fama è legata ai cavalieri Templari, al Sacro Graal e al Codice da Vinci. Poco conosciuta fino a pochi anni fa, ma già al centro di fantasie legate al mondo del Sacro Graal e dei cavalieri Templari, è diventata famosa dopo l’uscita del romanzo di Dan Brown. Alcune scene infatti sono ambientate qui.
I misteri
Stuart Mitchell, insegnante di musica a Edimburgo si è dedicato con passione allo studio di questo mistero: vi sono 213 cubi nella cappella della Chiesa e l’ipotesi che essi siano stati messi lì per raccontarci qualcosa non è da escludere. E dello stesso parere sono altri storici della musica che hanno studiato i risultati di Mitchell.
L’ipotesi dei Mitchell parte dal fatto che sono numerosi gli angeli che suonano vari strumenti, sulle colonne dove sono collocati anche i misteriosi cubi.
La melodia
E la musica che suonano è nascosta proprio nei cubi. “Molti degli angeli hanno strumenti musicali tra le loro mani, altri invece sembrano cantare in coro, ma ce n’è uno che sembra estraneo a tutto ciò”
Studiandolo da vicino ha scoperto che sta leggendo un pentagramma e si è messo alla ricerca del pezzo di musica da decodificare. Una volta scoperta la musica è stata riportata su un pentagramma e verrà eseguita nella Cappella.
Spiegazione
Secondo Mitchell, la musica “segreta” scritta nei cubi della cappella si rifà a quanto scoprì il musicista tedesco Ernest Chladni, vissuto tra il 1700 e il 1800.
Studiando la complessità delle vibrazioni sonore attraverso lo strofinamento di un archetto di violino e tocchi da parte di dita di una serie di piastre. Si coglieva la forma ondulata delle onde sonore ponendo della sabbia su tali piastre.
Un fenomeno complesso che venne studiato per tutto il 19mo secolo da parte di numerosi matematici e fisici.
Non riusciamo a staccarci dall’interno, dove ogni colonna, ogni bassorilievo ha una simbologia che viene spiegata in ogni particolare dalle guide che sono all’interno. Merita il viaggio. E’ affascinante, bellissima.. (purtroppo non si può fotografare l’interno)
Rosslyn Chapel
la tomba del Conte William Sinclair
La Royal Mile ci porta in un’atmosfera gioiosa: artisti di strada si esibiscono in ogni angolo: matrimoni con la sposa che gira fra la gente, attorniata dalle damigelle, capelli viola, arancio ed abbigliamenti a dir poco insoliti..






Un menù insolito
Al ritorno, trovati i pub più interessanti pieni di tifosi del rugby (si giocavano i campionati mondiali) siamo stati attratti da un ristorante indo-nepalese. La scelta del menù è stata imbarazzante (potevamo scegliere solo attraverso le immagini) ed il cameriere non sapeva più come aiutarci. Alla fine ho ordinato e gli ho detto: – “Non so che cosa abbiamo ordinato, ma sono fiduciosa..” – Arrivati i piatti (numerosissimi e con profumi invitanti) abbiamo scoperto che era pollo con verdure, riso, salsine varie e pane (tipo arabo) cosparso di aglio.. Il dolce invece, squisito, era a base di latte di yak. Un’esperienza piacevolissima, che consiglio!

pollo e verdure e pane e risodolce a base di latte di yak


ingresso ad Holyroodhouse, la residenza estiva della Regina Elisabetta II
Arriviamo all’esterno del palazzo, grandioso e che incute timore. Fatti i biglietti ci indicano di dirigerci verso la guida che fa il percorso dei giardini.
la visita ai giardini di Palace of Holyroodhouse
Ci ignora e vorrebbe escluderci dicendo che è riservata a chi ha il biglietto. Sono un po’ contrariata e gli dico, mostrandoglielo, che è tutto in regola. E’ veramente maleducato e parla in fretta, rivolgendosi agli altri componenti il gruppo, ma non gli diamo soddisfazione e continuiamo a seguirlo.
scorcio dei giardini di Palace of Holyroodhouse
Proseguiamo verso l’interno del palazzo, che merita la visita sia per gli arredi che per la storia di cui è intriso, nel quale non si può fotografare.
Palace of Holyroodhouse
(cowgate) la via più antica di Edimburgo
Sembra di essere nella vecchia Edimburgo dei films anni ’50. Passeggiamo in angoli particolarissimi:
locali per studenti con strumenti musicali a disposizione,
un angolo adibito ai festeggiamenti per la locale squadra di rugby con tavoloni,
tanta birra e gente in festa,
posteriori di mucca addossati ai muri.
Cowgate era in antichità la gola profonda e buia che da Grass Market andava in direzione est. Un tempo era la strada lungo la quale il bestiame era condotto dai pascoli intorno ad Arthur’s seat fin dentro le mura cittadine.
cowgate
Un locale per studenti con strumenti musicali a disposizione
finti posteriori di mucca
Grass Market
il tour dei fantasmi
Passeggiamo in Grass market fotografando i negozi coloratissimi e godendoci questa breve tuttavia meravigliosa vacanza.
Rientriamo per l’ultima volta in hotel e, dopo tre giorni di sole piove! Siamo stati molto fortunati..Eccoci in aeroporto, felici per quello che abbiamo vissuto ad Edimburgo; a volte bastano pochi giorni intensi per conoscere l’essenza di una città.
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