Glorenza, gioiello medievale
Se trascorri le vacanze nell’alta Val Venosta non perderti Glorenza, la più piccola città dell’Alto Adige.
Glorenza, crocevia fra Austria, Svizzera e Italia ti fa fare un salto nel passato. Storia antica e atmosfera magica si respirano fra le sue stradine e sotto i portici. E’ l’unica struttura fortificata delle Alpi arrivata integra ai nostri giorni.
l’esterno delle mura medievali, perfettamente conservate
Fin dai tempi dei Romani era un importante centro di scambi con l’Italia e la Svizzera.
Le sue mura medievali, alte 10 metri, hanno conservato gelosamente case, torri e portici e ne hanno evitato l’espansione, limitando il numero degli abitanti a sole 900 persone.
Che cosa vediamo a Glorenza
Il borgo di Glorenza è un piccolo gioiello e si visita in poche ore.
Dopo aver parcheggiato fuori dalle mura si entra da una delle tre porte ( Porta Tubre, Porta Malles e Porta Sluderno) e ci si trova nel Medioevo. Gli edifici sono particolari, diversi dalle forme a cui siamo abituati, curati e perfettamente intonacati. Alle finestre i fiori creano un bel contrasto di colori.
Non mancano i palazzi storici con le finestre decorate, ma la cosa che ci attrae di più sono i portici
L’ingresso da una delle porte
Glorenza Via dei portici
E’ una delle vie più caratteristiche di Glorenza. I suoi portici sono bassi e intonacati di bianco.
Risalgono al 1291, quando Mainardo II, Conte del Tirolo, istituì a Glorenza il mercato di S. Bartolomeo.
Era una grande fiera che si svolgeva il 24 Agosto, durava dieci giorni ed attirava moltissima folla dai paesi vicini.
Tra le merci commerciate il sale della valle dell’Inn, il vino della Valtellina, pecore e cereali provenienti dalle zone vicine.
Le case degli artigiani fungevano da abitazione e da magazzino e la funzione dei portici era quella di ospitare le merci in vendita, al riparo da sole e da pioggia.
Ancora oggi questa è l’unica città della Val Venosta dotata di portici.
Piazza Città
La Piazza è un invito alla sosta.
La panchina circolare sotto l’ippocastano, un gelato e lo sguardo curioso sull’andirivieni di turisti e ciclisti è rilassante. Splendidi palazzi cinquecenteschi decorano la piazza.
Porta della Chiesa o Porta Tubre
All’interno della torre della chiesa la mostra permanente del disegnatore e caricaturista Paul Flora, nato qui e legatissimo alla sua città.
Leggende
Glorenza, il processo ai topi
In un periodo lontano le campagne di Glorenza erano infestate da quantità enormi di topi.
Un esercito di gatti non sarebbe riuscito a sterminarli.
Riuniti i saggi del villaggio si decise di fare causa ai topi e di sottoporli a processo.
Vennero interrogati testimoni e ai topi venne affidato un avvocato. Il giudice, clemente, impose loro di lasciare la città, anche se non è chiaro se la pena sia stata scontata.
Oggi gli unici roditori che si trovano in città sono dolci e fatti di cioccolato, noti come “topi di Glorenza”.
Glorenza è un gioiello storico ed è bello anche passeggiare fuori dalla cittadina, lungo il perimetro delle sue mura, ammirando la bellezza dei suoi bastioni medievali e l’imponenza di queste costruzioni.
Nei dintorni di Glorenza non perderti il Lago di Resia con il suo campanile sommerso e il Monastero Benedettino di Marienberg.