La scusèta: lo sapevi che?

di Emilia e Lindo
la scuseta

La scusèta: lo sapevi che?

La scusèta, che cos’è?
Ogni paese ha le sue tradizioni, tramandate da sempre.

Curiosando fra vecchi libri abbiamo trovato la descrizione di un gioco che si faceva a Correggio, in primavera, durante la Fiera di San Giuseppe.

La scusèta, antico gioco delle uova

Continua ancora oggi la tradizione di questo antico gioco:  rompere uova sode tra vari concorrenti.
E’ riproposta ogni anno, a Correggio, durante la Fiera di San Giuseppe, dalla locale Pro loco con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.
Era un divertimento primaverile, forse allora patrocinato dai pollivendoli per favorire la vendita delle uova..
Sotto il pronao della Chiesa di San Sebastiano, in Piazza Garibaldi, iniziava la sfida.

la scuseta

La scusèta, regole del gioco

Il concorrente teneva saldamente nel pugno della mano l’uovo cotto e ne lasciava sporgere una piccola estremità, la più appuntita.

L’avversario, tenendo l’uovo nella stessa maniera, lo batteva contro l’altro.
Se rompeva il guscio lo guadagnava, o viceversa.
Alcuni ne provavano la durezza battendolo sui denti.
E le dentature allora, non erano proprio da mostrare..
Abbiamo visto immagini di personaggi che le saggiavano, anche se avevano un dente solo.

Si dice che qualcuno facesse il furbo (le uova, nei momenti di miseria, erano cibo prezioso, che sfamava) presentandosi con uova svuotate e poi riempite di scagliola, durissime e imbattibili. Ma, se veniva scoperto…
Alla fine tutti, vinti e vincitori, mangiavano le uova salandole con il sale portato da casa e poi, tutti all’osteria, per festeggiare e per consolarsi della sconfitta.

Era un divertimento semplice, che ancora oggi è atteso. Ogni primavera infatti, durante la Fiera di San Giuseppe, si ricrea l’atmosfera di un tempo e si vedono nonni che insegnano ai loro nipotini e famiglie intere che si divertono giocando.

Storia

L’uovo è il simbolo della rinascita della terra, nella cultura pagana delle celebrazioni primaverili. Fu adottato dai primi cristiani come simbolo della rinascita dell’uomo nel giorno di Pasqua.
In molte regioni italiane, nel periodo pasquale, si gioca con le uova e i nomi sono i più disparati

Nella provincia di Reggio Emilia è conosciuto come scoccino.
Nell’appenino modenese, la tradizione è conosciuta come coccetto oppure coccìn coccetto:
in Piemonte j’œuf
a Milano giugà ai œuv
a Bergamo a pica öf
Brescia a s-cepì
a Trento ai òvi
a Venezia ai vovi, a cuca oppure a far cuca
a Padova a cuvare o a colpare
in Romagna (zughèr) agli amachè
a Colle Val d’Elsa a rompìno
nelle Marche pizzetta o ciocchetta
a Fabriano pizzutello
a Trapani a truzzare
in Val di Fassa Pechenèr
Nella piazza di Fanano si svolge una battaglia che coinvolge centinaia di partecipanti ogni anno. Altri combattimenti si svolgono a Fiumalbo, Lama Mocogno, Montecreto, Pievepelago, Riolunato e Sestola.
Una tradizione portata avanti negli anni da Pro loco, che ripropone le consuetudini di un tempo per non perderne la memoria e per far conoscere ai più giovani come eravamo.
Domenica 20 Marzo 2022 dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 17,30 in Piazzale Carducci

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