Lunigiana, fra borghi arte e storia
Eccoci in Lunigiana, fra borghi, arte e millenni di storia. La Lunigiana, fra le catene montuose dell’appennino tosco emiliano e le Alpi Apuane, prende il suo nome dall’antica città di Luni, il porto più importante del Mar Ligure. Tanto importante da dare il proprio nome a tutto il territorio.
E’ il primo tratto della via Francigena toscana, da sempre punto di riferimento per pellegrini e viandanti. Dal nord Europa portava a Roma poi al porto di Brindisi, dove ci si imbarcava per la Terrasanta.
Amiamo particolarmente questa regione, ricca di storia e di mistero. Una terra poco conosciuta da assaporare con lentezza, come le sue specialità gastronomiche: un goloso incontro fra le tradizioni liguri, toscane ed emiliane.
Lunigiana fra borghi, arte e storia: Filattiera
Filattiera è considerata la porta appenninica della Lunigiana. Il territorio è molto vasto e va dal corso del Magra all’appennino. Abitata già nell’età del Rame (3000 anni fa circa) era l’importante via di comunicazione che collegava il Mar Tirreno alla Pianura Padana.
Nella parte bassa di Filattiera, lungo la statale della Cisa, si trova la millenaria pieve romanica di Sorano.
Piana di Filattiera e le statue stele in Lunigiana
La piana, di grande interesse storico, era un luogo di culto e qui sono state rinvenute le statue stele.
Cosa sono le statue stele? Sono sculture preistoriche megalitiche, scolpite nella pietra dalle popolazioni che vi abitavano tra l’età del rame e quella del ferro. Sono il più antico patrimonio della Lunigiana e richiamano appassionati da tutto il mondo.
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statua stele
Lunigiana, Pieve di Santo Stefano di Sorano
Percorrendo la statale della Cisa abbiamo attraversato la piana di Filattiera, sul percorso della via Francigena. E’ commovente scoprire questa pieve immersa nella campagna e, a fianco, il suo piccolo cimitero. E’ una splendida e solitaria gemma del X° secolo.
Sigeric, Arcivescovo di Canterbury, ne parla nel suo viaggio verso Roma, alla fine del X secolo. L’insalubrità data dalla vicinanza del fiume Magra e il pericolo dovuto al passaggio degli eserciti costrinse la popolazione a spostarsi più su, nel borgo di Filattiera.
La pieve mantenne le sue funzioni religiose fino al crollo del tetto nella metà degli anni 90. In seguito, in occasione del Giubileo del 2000, venne completamente ristrutturata e riaperta al pubblico.
L’impianto è a tre navate e a fianco la torre campanaria quadrata e tozza ne rivela quindi lo scopo difensivo. Il materiale di costruzione è povero, formato da ciottoli del fiume Magra assemblati tra loro.
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Pieve di Sorano
L’interno della Pieve di Sorano
Pieve di Sorano
La Lunigiana, fra borghi, arte e storia è stata emozionante e ci chiediamo se siamo riusciti a farvi desiderare questo viaggio. Se sì leggete il blog, torneremo ancora, presto, per scoprire altri angoli.