Mantova dall’acqua fra arte, ninfee e fior di loto

di Emilia e Lindo
Mantova-dallacqua

Mantova dall’acqua fra arte, ninfeee e fior di loto

Mantova dall’acqua, un luogo privilegiato dove ammirare l’inconfondibile profilo della città, in compagnia dei barcaioli del Mincio, che ci guideranno fra labirinti d’acqua, fra il verde, le ninfee ed i fior di loto, che formano isole galleggianti.

Mantova dall'acqua l'imbarco a Grazie

Eccoci nella Riserva naturale delle “Valli del Mincio” fra Grazie di Curtatone e Mantova, in un ambiente palustre dolcissimo e immensamente bello, da dove ammirare Mantova dall’acqua

Mantova dall'acqua un angolo di fiumeun romantico angolo di fiume

Ci accompagna Ettore, barcaiolo professionista, che con tanta passione e competenza ci racconta del suo fiume.

Mantova dall’acqua

Partiamo da Grazie di Curtatone, dal parco sul retro del Santuario, ci imbarchiamo e discendiamo il fiume verso Mantova. Ci inoltriamo fra canneti, ninfee e fior di loto in una miriade di canali che in alcuni tratti appena si distinguono, invasi dalla vegetazione.
Qui nidificano gallinelle d’acqua, folaghe, aironi rossi, germani e colonie di cigni.

Il fior di loto

Arrivati al Lago Superiore si è incantati dalla spettacolare fioritura del fior di loto. La barca piccola, silenziosa e la vicinanza dell’acqua danno emozione. Vi sono anche piccole isole gialle di ranuncoli d’acqua, ninfee bianche ed erbe galleggianti. Ma il fior di loto, originario dell’Asia, come è arrivato a Mantova?
La sua diffusione è opera di Anna Maria Pellegreffi, naturalista, che nel 1921 portò a Mantova alcuni rizomi avuti da missionari italiani in Cina e li introdusse nel lago, pensando di ricavarne la farina per la panificazione. L’esperimento non è riuscito, ma ci ha portato un angolo d’Oriente in Pianura Padana.

Mantova dall'acqua la distesa di fior di lotoL’immensa distesa di fior di loto

Da allora si è diffuso enormemente, diventando invasivo e  si deve procedere allo sfalcio dei fiori per evitarne l’espansione  ed il rischio della chiusura dei canali.

Mantova dall'acqua l'evidente invasione dei fior di lotoL’evidente Invasione dei fior di loto. Questo tratto era stato da poco sfalciato

Un’altra delle straordinarie caratteristiche del loto è l’idrorepellenza delle foglie: l’acqua non le bagna, ma scivola via dalla superficie come una cascata di diamanti. Questa particolarità è oggetto di studio per produrre materiali con le stesse proprietà.

               

Ettore ci racconta dell’impermeabilità del fior di loto

Mantova dall'acqua il profilo di Mantova

Vediamo da lontano il profilo di Mantova dall’acqua e, rientrati dal giro in barca, saliamo al

Santuario di Santa Maria delle Grazie

Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie è una chiesa di stile gotico lombardo, dedicata alla Beata Vergine Maria, e sorge nella piccola frazione di “Le Grazie” di Curtatone, a 5 chilometri da Mantova.
Eretto nel 1399 da Francesco I Gonzaga si affaccia sulle acque del Mincio ed è molto caro ai mantovani, ai turisti e ai fedeli della Madonna.

Mantova dall'acquaIl Santuario della Beata Vergine di Grazie

Sono infatti centinaia gli ex-voto offerti per grazia ricevuta. La struttura originaria gotico-lombarda è perfettamente conservata, ma l’aggiunta di particolari in stili diversi l’ha notevolmente appesantita.

Mantova dall'acqua l'immagine della Madonna delle Grazie

L’interno è cupo e un po’ inquietante, sia per l’illuminazione scarsa, sia per le 53 statue, allineate su impalcature, che raffigurano personaggi dell’epoca, sia per la sagoma di un coccodrillo mummificato che penzola dal soffitto.

Mantova dall'acqua l'interno del Santuario della Beata Vergine delle Grazie

Mantova dall'acqua il coccodrillo

Tante sono le leggende di come sia finito qui. La più plausibile è che la collocazione di questi animali nelle chiese avesse un forte significato simbolico. Incatenare l’animale, simbolo del male, nella volta della chiesa voleva dire renderlo innocuo e bloccare il male.

Ogni anno, il 14 e 15 agosto, sul piazzale antistante il Santuario si svolge la Festa dei Madonnari, che dipingono sul selciato le loro opere e che provengono da ogni parte d’Italia.

Mantova dall'acqua le opere dei Madonnari

Palazzo Ducale

Il Palazzo Ducale è una città nella città: palazzi, gallerie, giardini e piazze collegati fra loro. Si estende da Piazza Sordello al Lago di Mezzo, è uno dei più vasti palazzi di corte d’Europa ed ha visto nascere e svilupparsi il potere dei Gonzaga.
Residenza della famiglia per più di quattro secoli si compone di oltre 500 stanze e contiene tesori artistici di Tintoretto, Pisanello, Tiziano e Mantegna, pittore di corte.

Palazzo Ducale Mantova, galleria dei fiumi

Visitiamo solo alcune sale, oggi lo dedicheremo alla Camera degli Sposi, ma ritorneremo. E’ consigliata la prenotazione,

Camera degli sposi

La Camera degli Sposi, dipinta da Andrea Mantegna a partire dal 1465 e finita dopo 9 anni non era utilizzata come camera da letto, ma come studiolo di Ludovico III Gonzaga.
E’ collocata nel torrione nord-est del Castello di S. Giorgio ed é una preziosa testimonianza della vita di corte dei Gonzaga nel 500.

Mantova dall'acqua particolare dell'affresco nella camera degli sposi

Mantova dall'acqua oculo nella Camera degli sposi

Mantova dall'acqua autoritratto di Andrea Mantegna

Meraviglioso il ciclo di affreschi alle pareti e sulle volte del soffitto, dove sembra che le figure guardino all’interno della stanza.
E’ imperdibile e si vorrebbe restare più dei 5 minuti permessi. Ci si sente parte di quell’epoca e di quelle emozioni.

Gastronomia

La cucina mantovana è legata alle  tradizioni contadine e il suo punto di forza sono i primi piatti ed i dolci.   I secondi piatti sono solitamente a base di maiale o pesce d’acqua dolce. Abbiamo trovato chiuso il locale che ci era stato consigliato e ci siamo affidati alla sorte.. Beh .. senza infamia e senza lode…

I nostri piatti preferiti sono: i meravigliosi i tortelli di zucca, vero cavallo di battaglia (presto la ricetta), lo stracotto d’asino con polenta, accompagnati da vino lambrusco mantovano e la torta sbrisolona, che non può mancare…

Un giretto in centro e salutiamo Mantova, in attesa di una nuova visita, sia al Palazzo Ducale che a Palazzo Te.  Ringraziamo Ettore per la sua gentilezza e professionalità e consigliamo una gita sul fiume per scoprire Mantova dall’acqua e vederla in un modo nuovo.

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