Sei laghi dai riflessi magici.
Ma quanti laghi ci sono nell’Altopiano di Piné?
Sono sei i laghi dai riflessi davvero magici, nell’Altopiano di Piné e, oltre al Lago Serraia e al Lago delle Piazze, di cui abbiamo già parlato, andiamo alla scoperta di altre meravigliose gemme .. sembrano enormi occhi blu aperti nel verde dei prati:
Lago delle Buse
Il laghetto delle Buse, poco distante dai due maggiori laghi dell’Altopiano di Piné, è caratterizzato dalla presenza al centro di due isolette collegate da passerelle su palafitte, circondato da pini, abeti e larici è ricco di trote, adatto per gite e picnic, attrezzato con tavole e panche.
Lago di Canzolino
Si trova a Pergine Valsugana, non ha dimensioni eccessive: è lungo 520 metri e largo circa 125. La zona circostante è formata da terrazzamenti di vigneti e altre colture che digradano dolcemente nell’acqua, donando riflessi magici
Lago di Lases
In Val di Cembra, le sue spiagge a prato sono apprezzate da chi ama la tranquillità, mentre le sue acque molto pescose sono la gioia dei pescatori. Questo lago per l’unicità dell’habitat che si è creato lungo le sue sponde, è tutelato con l’istituzione di un biotopo di portata provinciale.
Lago Santo
In Val di Cembra, incantevole specchio d’acqua situato a 1200 m nella conca prodotta dall’erosione del ghiaccio nel porfido. E’ luogo di partenza di numerose escursioni, meta apprezzata di pescatori e bagnanti. D’inverno la superficie ghiacciata è adatta per il curling.
Lago Santa Colomba
Situato in una conca boschiva a 926 m., nella parte meridionale della Val di Cembra, nel territorio dell’ecomuseo dell’Argentario. Chiamato così dai giacimenti d’argento coltivati nel Medioevo da minatori di origine germanica, i canòpi, che estraevano il prezioso metallo. Al loro lavoro dobbiamo il paesaggio che caratterizza l’area centrale dell’Ecomuseo, con migliaia di pozzi e chilometri di stretti cunicoli.
Per raggiungerlo bisogna attraversare i vari gironi danteschi delle miniere di porfido a cielo aperto: intere montagne divorate dalle ruspe con ferite aperte e inquietanti.
Due passi alla scoperta di questi sei laghi con riflessi magici permettono di ritrovare il contatto con la natura e di rilassarsi fra i colori delle montagne e del cielo riflessi nell’acqua.
Se vuoi scoprire tante altre meraviglie consulta il sito dell’ A.p.t. Piné Cembra
Per altre immagini vai sulla photogallery
alla prossima, sempre sull’Altopiano di Piné….
2 commenti
Ma quanti bei laghetti Emilia! Prima o poi tornerò in Trentino e ho degli ottimi spunti… 🙂
Veramente belli e numerosissimi Maria Grazia! Ce ne sono davvero tanti, che non abbiamo visto, tipo il Lago di Erdemolo (fatto a cuore..) il laghetto delle rane e di Madrano. Ci sono anche ciclabili e trekking per conoscere questi laghetti.. Ti consigliamo di rivolgerti all’Ente Turismo del paese dove andrai per avere i dépliants e le cartine: in trentino sono davvero organizzati..
Buona vacanza e grazie per il commento!